
ROMA – “Si aprono le porte della fecondazione medicalmente assistita anche alle coppie fertili portatrici di malattie genetiche trasmissibili – scrive Beatrice Migliorini di Italia Oggi – Di conseguenza, per queste ultime, sarร possibile avere accesso alla diagnosi preimpianto come nel caso di coppie infertili o in cui il partner maschile sia portatore di malattie virali contagiose”.
L’articolo di Beatrice Migliorini: Il divieto di accesso alle tecniche di procreazione per le coppie fertili affette da patologie indirettamente previsto dalla legge 40/2004 รจ contrario, infatti, non solo al principio di uguaglianza sancito dallโart. 3 della Costituzione ma anche al diritto alla salute previsto dallโart. 32 della Carta costituzionale. A confermare la decisione anticipata nelle settimane precedenti (si veda ItaliaOggi del 15 maggio 2015) la sentenza n.96 della Corte costituzionale depositata nel pomeriggio di oggi.
A seguito della pronuncia viene, quindi, meno unโaltra delle colonne portanti della legge 40/2004 che, con gli art. 1 e 4, andava sostanzialmente a contingentare i casi in cui una coppia poteva usufruire delle tecniche di pma, limitandoli ai soli casi conclamati di sterilitร , infertilitร o malattia virale trasmissibile del componente maschile della coppia. Lasciando, quindi, fuori non solo dallโutilizzo delle tecniche ma anche e soprattutto dalla possibilitร di usufruire della diagnosi preimpianto tutte quelle coppie che, pur essendo fertili, sono portatrici di malattie genetiche trasmissibili.
