ROMA – Federica Mogherini, neo ministro degli Esteri, è entrata nel mirino di Giancarlo Perna che ne traccia un profilo al vetriolo per il Giornale dei Berlusconi.
Due foto di Federica Mogherini, circolanti sulla Rete, riassumono i dubbi che suscita il neo ministro degli Esteri.
La prima, inserita dalla stessa Federica nel suo blog, «Blogmog » (mog, sta per Mogherini), la immortala nel giorno del giuramento al Quirinale felice e ridente accanto a Giorgio Napolitano. L’altra, probabile scherzetto di un suo sodale dei tempi della Sinistra giovanile, la raffigura, parimenti ridente e fiera, accanto a Yasser Arafat, il defunto e discusso leader palestinese.
Nella foto con Napolitano colpisce, e dice tutto,l’espressione del capo della Stato che la squadra con così disarmante perplessità da farlo sembrare già pentito di averne accettato un istante prima il giuramento. Forse dubitava delle sue capacità poiché, nonostante si sia sempre occupata di politica estera, Federica aveva un’esperienza tutta interna al Pds-Ds-Pd e, dunque, insufficiente (…)Già quando, nel dicembre del 2103, fu nominata da Renzi nella segreteria pd col compito di occuparsi di Europa, Federica si esprimeva con le stesse iperboli: «Sarà un lavoro enorme e bello». Per poi terminare, lei mamma di due bambini, con un’affermazione stralunata: « Bella ciao è la più bella ninna nanna del mondo ».
La foto palestinese con Arafat ci riporta invece agli anni in cui Federica militava nei giovani ds e quelli in cui era, con Piero Fassino segretario (2001-2007), responsabile Esteri del partito. Mogherini è affetta da una sviscerata passione islamista. La scoprì alla facoltà di Scienze politiche di Roma, sua città natale, lavorando a una tesi sul Rapporto tra religione e politica nell’Islam. La redasse ad Aix-en-Provence durante un Erasmus – precisazione sottolineata nella sua biografia come un merito cosmico – e ottenne la lode. L’Islam le entrò nella pelle. Dalemiana qual era – raccontanodivenne filoaraba come il capo e, mettendoci del suo, pasionaria di Arafat e avversa a Israele. Si recò più volte in Palestina e, al pari di D’Alema con gli hezbollah libanesi, andò a braccetto con chiunque dell’Olp le venisse a tiro (…)Mogherini è sempre stata cooptata dai padroni del partito, senza mai nuotare in mare aperto. Ha avuto i sudori freddi quando sono venute di moda a sinistra primarie e parlamentarie, che subordinano le candidature al voto popolare. Per ottenere la rielezione alla Camera nel 2013 le fu chiesto di scegliersi un collegio ( nel 2008 era stata eletta a Verona, città del marito) e sottoporsi al giudizio degli iscritti. Terrorizzata e facendo leva sui suoi interessi globalisti, Federica obiettò: «Il mio collegio è il mondo ». Ossia: con l’occhio all’universo, come posso scegliere tra Sgurgola e Vimercate? Così, riuscì a farsi piazzare nella lista bloccata dei maggiorenti del partito, diventando deputato dell’Emilia-Romagna di cui conosce solo i tortellini.
Con Renzi,l’ultimo cacicco al quale si è abbarbicata, ha però rischiato grosso per questa benedetta mania che ha di spettegolare sul blog. L’anno scorso, per farsi bella con Bersani (da cui dipendeva la sua rielezione), dette addosso a Matteo, reo di averlo sfidato alle primarie 2012, scrivendo: «Renzi ha bisogno di studiare un bel po’ di politica estera… non arriva alla sufficienza».Quando Renzi sbaragliò tutti, si sarebbe mangiate le dita. Ma quello, per sua fortuna, ha lo stomaco a prova di bomba e l’ha lasciata rannicchiarsi dalle sue parti come voleva.
Questo è, grosso modo, il nuovo ministro degli Esteri.