Polverini, addio con rabbia. Il Corriere della Sera: “E alla fine, ha deciso: Renata Polverini si รจ dimessa da presidente della Regione Lazio”. Molte spese, pochi valori. Editoriale di Ernesto Galli della Loggia:
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“Quando la quantitร di un fenomeno supera una certa misura, ciรฒ ne cambia la qualitร , esso diviene qualcos’altro. E dunque non si puรฒ definire semplicemente corruzione, sprechi, malgoverno quanto sta emergendo a proposito del modo d’essere delle istituzioni regionali nel nostro Paese. Che va aggiunto, per l’appunto, alle note ruberie dei vari Lusi e Belsito e dei loro molti complici, nonchรฉ alla pervicace volontร dei partiti, dimostrata in mille occasioni e ancora pochissimi giorni fa al Senato, di continuare a non dare conto del modo in cui impiegano il fiume di soldi dei contribuenti ottenuti grazie a delibere da loro stessi approvate nei consigli comunali, provinciali, regionali e per finire nelle aule parlamentari. Nรฉ vale dire, mi sembra โ come ha fatto proprio sulย Corriereย di ieri il presidente Onida โ che la colpa รจ degli uomini, degli eletti, i quali poi, secondo quanto prescritto dalย Porcellum, sarebbero in realtร dei ยซnominatiยป. Infatti gli orribili e patetici figuri della maggioranza del Consiglio regionale del Lazio (di cui voglio sperare che il Pdl non osi ripresentare nelle proprie liste neppure uno), cosรฌ come i consiglieri dell’Udc, del Pd e dell’Idv, loro complici nella finanza allegra e nelle smisurate appropriazioni, sono stati tutti eletti da migliaia e migliaia di preferenze (come del resto Formigoni, come Penati, come Lombardo, e come mille altri). Altro che nominati!”.
Il Cavaliere: vicenda squallida. E adesso si cambia tutto. Articolo diย Paola Di Caro:
Per approfondire:ย Polverini-Marrazzo-Storace: Regione Lazio โmaledettaโ da scandali e inchieste
“Ci hanno provato fino all’ultimo a resistere alla valanga che solo in pochi avevano saputo prevedere nelle sue reali dimensioni una settimana fa, quando lo scandalo รจ esploso. Non Silvio Berlusconi, che alla Polverini fin dal primo momento aveva chiesto di ยซresistereยป, perchรฉ il muro del Pdl e delle sue regioni non cedesse. Non Angelino Alfano, che solo ieri pomeriggio, quando era diventato evidente che l’ormai ex governatrice del Lazio non aveva piรน i numeri in Consiglio e tantomeno la voglia di rimanerci, le ha detto che ยซnon si resta a dispetto dei santi, se pensi che non hai piรน dietro la forza per andare avanti, lasciaยป. Non i colonnelli laziali e nazionali in faida perenne e, alla fine, alla conta delle rispettive macerie”.
Due delibere per moltiplicare i milioni. Il governatore sapeva dei soldi ai partiti. Inchiesta diย Fiorenza Sarzanini:
“Gli aumenti di fondi per i partiti hanno sempre ottenuto il via libera della giunta della Regione Lazio. E dunque Renata Polverini non poteva non sapere, come invece ha sostenuto in questi giorni, che gli stanziamenti destinati al funzionamento dei gruppi fossero lievitati da un milione di euro a quattordici milioni di euro in appena due anni. La prova รจ in due ยซdeterminazioniยป che sono state approvate nel 2011 e hanno elargito complessivamente otto milioni e centomila euro. Quel fiume di denaro arrivato ai consiglieri era dunque il frutto di una procedura che vedeva marciare insieme la giunta e il consiglio guidato da Mario Abbruzzese, senza controlli e soprattutto senza che ci fossero obiezioni a fronte di una lievitazione di costi che stava prosciugando le casse. E non solo a loro. Tra i contributi concessi dalla giunta c’รจ anche quello a una societร di Lorenzo Cesa, il segretario dell’Udc”.
L’accusa di Monti: sull’anticorruzione inerzie non scusabili. Scriveย Dino Martirano:
La Repubblica 25-9-12“Di lotta alla corruzione il presidente del Consiglio ne aveva giร parlato il 16 aprile davanti all’emiro del Qatar: ยซHo chiesto a sua altezza quale fattore, in passato, avesse ostacolato di piรน gli investimenti stranieri nel nostro Paese… La corruzione, appuntoยป. Poi ci era tornato su a Cernobbio e ieri, alla Conferenza internazionale sulle riforme strutturali, Mario Monti ha dato una stilettata al Pdl che sta facendo melina intorno al ddl anticorruzione: ยซSi va in salita, non in discesa, data una certa inerzia comprensibile ma non scusabile da parte di certe forze politicheยป, ma il governo ยซintende portare avantiยป il ddl contro la corruzione inserito ยซdentro un pacchetto equilibratoยป sulla giustizia”.
La Repubblica: “Polverini costretta all’addio. Caos Pdl”. Le macerie della destra. Editoriale di Massimo Giannino:
“Davanti alle tre delibere regionali che hanno fatto lievitare da 1 a 14 milioni i fondi pubblici ยซrubatiยป dai partiti nel corso dei tre anni della sua consiliatura, non ha capito che non avrebbe potuto recitare (anche lei, come a suo tempo Scajola e poi persino Bossi) la parte della governatrice ยซa sua insaputaยป. O forse lo ha capito, ma proprio per questo non ha voluto e potuto fare altrimenti, cioรจ scaricare su altri colpe che, se non erano sue dal punto di vista soggettivo, lo erano senzโaltro dal punto vista oggettivo. Ora parla di ยซconsiglio indegnoยป. Dice di aver aspettato proprio per vedere ยซfino a che punto il consiglio era vileยป. La veritร รจ unโaltra. Si รจ illusa che quella patetica sforbiciata ai trasferimenti e alle auto blu, votata in tutta fretta sabato scorso, fosse il colpetto di spugna sufficiente a mondare la Regione di tutti i suoi peccati. Si รจ lasciata addomesticare da Berlusconi, che le ha chiesto di restare al suo posto per non aprire nel Lazio una faglia che avrebbe finito per inghiottire quel che resta del Popolo delle Libertร . In ogni caso, lei non poteva e non puรฒ tuttora chiamarsi fuori, perchรฉ รจ stata ed รจ parte di quel ยซconsiglio indegno ยป. Perchรฉ dal 2010 ne ha di fatto coperto gli atti e i misfatti. Per colpa (non ha vigilato). O per dolo (ha condiviso). Il risultato politico non cambia. Le sue dimissioni non sanano niente. Al contrario, amplificano lo scandalo”.
Intervista di Carlo Bonini a Franco Fiorito:
“Polverini? Non l’ho fatta cadere io ma Renata smetta di minacciare. Non รจ mica il primo ministro. Quella lettera di dimissioni non vale gnente. Finchรฉ non va in consiglio ci puรฒ sempre ripensร . Me pare una che ce ripensa spesso”.
Il personaggio.ย Ascesa e caduta di Renata Cenerentola della Magliana diventata regina dei talk show. Articolo di Filippo Ceccarelli:
Il Giornale 25.9.12“Chissร oggi a quale (ulteriore) Madonna si potrebbe far risalire la responsabilitร di queste dimissioni che di colpo oscurano le obiettive virtรน della ex governatrice: simpatia, cioรจ spontaneitร comunicativa, ed energia, cuore, prodigiosa attitudine a farsi sentire ยซcon teยป (il suo slogan) a figurare una del popolo, lโยซuna come tuttiยป dei manuali di marketing applicato alla corsa elettorale.
Che corsa! Ma quanto terribilmente invecchiati ora, quei ricordi: lei che a Corviale indossa i guantoni da boxe, lei sulla biga elettrica, lei sotto un enorme crocifisso, lei che durante un comizio
a un certo punto si era tolta la maglietta per indossarne una di propaganda, restando con il body, tra gli applausi. Una sera Berlusconi, che non sempre รจ un signore, le disse in pubblico qualcosa del tipo: ยซMa lo sai che non sei male?ยป. Polverini anche allora piaceva parecchio alla sinistra, ma almeno alle donne di quella parte dispiacque che al comizio di chiusura fosse rimasta in silenzio quando il Cavaliere le aveva tributato il solito numeraccio sulloย jus primae noctis,ย e insomma: che cosa non si fa per farsi votare!”
Il Giornale: “Finalmente vanno a casa”. Editoriale di Alessandro Sallusti. Ma la mia libertร non รจ in vendita:
Per approfondire:ย Caso Sallusti, via le norme che puniscono con la galera i reati di opinione
“Ho dato disposizione ai miei avvocati di non chiudere l’ipotesi di accordo con il magistrato che mi ha querelato per un arยญticoloยญneppure scritto da me e che ha otteยญnuto da un suoย collega giudice la condanna nei miei confronti a un anno e due mesi di carcere. Il signore voleva altri soldi, oltre i trentamila euro giร ottenuti, in cambio del ritiro della querela e quindi della mia libertร . Io penso, l’ho giร scritto, che le libertร fondaยญmentali nonยญsi scambino tra privati come fossero figuยญrine ma debbano essere tutelate dallo Stato attraverยญsoย i suoi organi legislativi e giudiziari. Anche perchรฉ nel caso specifico c’รจ unโaggravante,e cioรจ che a esseยญre disposto a trarre beneficio personale dal baratto รจ un magistrato”.
Il Fatto Quotidiano: “Finalmente Polverini se ne va. Ora restituiscano i soldi”. Napolione. Editoriale di Marco Travaglio:
“Mai fare battaglie di principio nel paese dei conflitti dโinteressi e degli ideali di bottega. Domenica abbiamo scritto che la condanna in appello di Alessandro Sallusti a 14 mesi di carcere senza la condizionale per un articolo diffamatorio scritto da un altro dimostra ancora una volta lโindecenza di una politica che non ha mai voluto riformare la diffamazione per rendere la stampa ancor piรน serva e ricattabile. E che il caso particolare, prima della sentenza di domani della Cassazione, si puรฒ risolvere in un solo modo: Sallusti risarcisca i danni e chieda scusa al giudice diffamato, nella speranza che questi ritiri la querela”.
La piena in arrivo. Articolo di Peter Gomez:
“Non รจ che lโinizio. Le dimissioni di Re-nata Polverini segnano solo un primo giro di boa nello scandalo dei fondi milionari incassati, spesi e rapinati senza controllo dal Pdl e da altri movimenti politici. Non servono particolari capacitร divinatorie per capire che il sistema Lazio, ben incarnato dalla pantagruelica figura Franco Fiorito, รจ un patrimonio comune di molti altri Consigli regionali. Ovunque lโopacitร regna sovrana. Ovunque, appena si tenta di fare qualche domanda, si scopre lโimbarazzo”.
La Stampa: “Polverini si dimette e accusa”. La fine della seconda repubblica. Editoriale di Marcello Sorgi:
“Eโ inutile girarci attorno o attardarsi troppo sui dettagli: quella a cui stiamo assistendo รจ la fine della Seconda Repubblica. Lโunica differenza, rispetto alla caduta della Prima, ventโanni fa, รจ che stavolta le dimissioni non sono imposte dagli avvisi di garanzia delle Procure, ma da una sorta di tribunale dellโopinione pubblica, che non ha bisogno di aspettare indagini, processi e sentenze, per esprimere il proprio disgusto”.
Foto, giornali e tv. Milioni bruciati per lโimmagine. Inchiesta di Grazia Longo:
“Che i consiglieri regionali Pdl fossero ossessionati dallโimmagine lo abbiamo scoperto dalla lettura del conto corrente gestito – si fa per dire – dallโex tesoriere Franco Fiorito.ย Fiumi di denaro per interviste a pagamento. Unโabitudine gradita perรฒ anche agli altri consiglieri regionali, presidente in testa. ร stato proprio lui, Mario Abbruzzese sempre in quota Pdl, ad autorizzare la bellezza di 1 milione e 212 mila euro alla voce informazione su giornali, radio e tv. Giร nota รจ del resto, la sua sensibilitร ai privilegi”.
Rissa nella fabbrica cinese che produce per la Apple. Il reportage di Ilaria Maria Sala:
“Una maxi rissa ha portato alla temporanea chiusura, ieri per tutta la giornata, della fabbrica della Foxconn di Taiyuan (provincia dello Shanxi, nella Cina del Centro-Nord), dopo che quello che sembra essere stato un alterco fra un operaio e un guardiano della fabbrica si รจ tramutato in una rivolta, durata tutta la notte, che ha coinvolto piรน di 2000 persone. Solo lโintervento di cinquemila poliziotti รจ riuscito a riportare la situazione alla calma. E poi รจ scattata la conta dei danni: auto ribaltate, un centro commerciale assaltato e poi 40 feriti, benchรฉ la polizia con un comunicato abbia smentito. Ma le immagini girate con i telefonini mostrano scene di totale caos”.
Il Sole 24 Ore: “Via al maxi-concorso Cosรฌ cambia la scuola”. I costi politici.ย Un intero sistema da rifondare. Editoriale di Stefano Folli:
“C’รจ voluta una settimana, piรน o meno, prima di arrivare alla conclusione logica e fin dal primo momento inevitabile: dimissioni di Renata Polverini, scioglimento del Consiglio regionale del Lazio e ritorno alle urne. Questa settimana di incertezze e giravolte รจ servita non per risalire la china, cosa impossibile, bensรฌ per convincere anche il piรน distratto dei cittadini della miseranda veritร : a Roma non รจ caduta una giunta, รจ collassato un sistema. Un groviglio di interessi, di potere e sottopotere, di ingordigia e malversazioni, che ha strangolato la maggioranza di centrodestra, ma che trascina a fondo anche quelle forze di opposizione – a cominciare dal Pd – che hanno ratificato e troppo spesso condiviso nella sostanza lo sperpero del denaro pubblico. Quei quattordici milioni lievitati negli ultimi due anni e spartiti fra tutti i gruppi consiliari rappresentano una pagina oscura, un punto-limite che sarร molto difficile far dimenticare”.
Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia nelle regioni รจ spesa record. Articolo diย Gianni Trovati:
“Non c’รจ solo il Lazio. Tra Suv plateali e ยซvacanzoneยป, ostriche e rievocazioni omeriche in salsa trash, in questi giorni la Pisana ha dato spettacolo: la prosa piรน piana offerta dai numeri racconta perรฒ che il problema non inizia a Viterbo e non finisce a Formia. Anzi.
Per capirlo basta guardare le spese per ยซorgani istituzionaliยป in senso stretto (indennitร di giunte e consigli, vitalizi, finanziamenti ai gruppi, ma senza contare il personale) sostenute delle Regioni nel 2011 e registrate dal sistema telematico dell’Economia che monitora i flussi di cassa di tutti gli enti pubblici”.
Il Messaggero: “Lazio, Polverini si dimette e accusa”. La scelta giusta da fare. Editoriale di Alessandro Barbano:
“Alla fine a Renata Polverini le dimissioni sono parse lโunica parola pronunciabile che avesse ancora la forza di farsi ascoltare. E di proteggere la politica dagli imbroglioni e dallโagguato dellโantipolitica. Lasciando la Regione, la governatrice ha ammesso di aver perso la battaglia per cambiare dallโinterno la sua maggioranza, ma ha consegnato a chi verrร dopo di lei unโoccasione per ripartire. E ha dimostrato di aver giocato dallโinizio una sfida vera, che impone a chi รจ sconfitto di assumere le decisioni conseguenti”.
