ROMA – Le capanne sono quelle di una baraccopoli africana, ma il prezzo è quello di un hotel 5 stelle. Il lusso è quello di fare un’esperienza (costosa) da “poveri disgraziati“. Massimo Galli su Italia Oggi scrive dell'”Hotel Baraccopoli” in Sudafrica. Si chiama “Shanty Town” e fa parte della lussuosa catena Emoya Luxury Hotel and Spa che si trova a Bloemfontein.
Galli scrive:
“Si tratta di capanne fatte di legno riciclato e di metallo recuperato, in grado di ospitare una cinquantina di persone, offerte a chi vuole fare l’esperienza della povertà senza doversene sobbarcare i tipici disagi: fame, malattie, carenza di igiene, criminalità. Fenomeni con cui devono convivere le vere baraccopoli che si trovano nelle periferie delle grandi città o in aperta campagna.
In realtà si tratta di un autentico hotel dotato di tutte le comodità, compreso il riscaldamento sotto il pavimento e il collegamento a internet. Per chi vuole proprio fare un po’ di fatica, è possibile scegliere l’opzione del bagno esterno alla camera da letto, scaldando l’acqua al fuoco. Il pernottamento costa 82 dollari (60,4 euro), che corrisponde a metà del salario medio corrisposto in Sudafrica”.
Un turismo costoso per chi vuole sentirsi un poveraccio, che divide anche i commenti sul web, scrive Galli:
“C’è chi difende questa scelta, elogiandone il senso di realtà, e chi invece la critica, affermando che con 82 dollari si può stare in un albergo dotato di tutte le comodità. Qualche sudafricano non esita a parlare di ipocrisia, di sfruttamento del dolore altrui”.