
ROMA – “La nuova stravagante iniziativa di marketing politico-istituzionale arriva dal tacco dello stivale – scrive Giovanni Bucchi di Italia Oggi – a Gallipoli, la splendida cittadina del Salento sulla costa ionica, il neo eletto sindaco Stefano Minerva ha fatto ricorso alla fantasia per costruire la sua squadra di governo locale”.
L’articolo di Italia Oggi:
Sarร la giovane etร (30 anni appena compiuti), sarร anche la giร consolidata esperienza politica da fedele leva di partito, sarร qualche rudimento di comunicazione che per un amministratore pubblico non fa mai male, fatto sta che il primo cittadino ha trovato il modo per fare parlare di sรฉ.
Dopo aver vinto di misura il ballottaggio contro il predecessore Flavio Fasano in un’inedita sfida interna al centrosinistra, Minerva ha annunciato le deleghe affidate ai suoi collaboratori di giunta; chi si aspettava di conoscere il nuovo assessore all’Urbanistica, al Bilancio o ai Lavori pubblici รจ stato inizialmente deluso, salvo poi scoprire che l’exploit di facciata nascondeva le solite cose. Minerva รจ ricorso all’originalitร per fare breccia ma non ha potuto fare a meno della sostanza: ecco quindi che a Gallipoli ci sarร l’assessore alla Felicitร (Silvia Coronese), quello alla Creativitร (Emanuele Piccinno), quello alle Periferie (Dario Vincenti), quello al Futuro (Anna Sergi) e quello alla Bellezza (Cosimo Alemanno). Non รจ finita, perchรฉ il neo sindaco si รจ tenuto la delega al Sorriso.
Il primo cittadino perรฒ รจ ben consapevole di quanto l’ordinaria amministrazione di un Comune da 20mila anime come Gallipoli sia concreta e noiosa ma pure necessaria. Per questo ai bizzarri nomi affibbiati alle deleghe ha subito dovuto affiancare mansioni chiare e riconoscibili, perchรฉ se dietro le innovative strategie di comunicazione e marketing politico non c’รจ alcuna sostanza, l’effetto sorpresa svanisce ben presto. Eccolo quindi pronto a specificare che in realtร chi si occuperร di Felicitร dovrร sporcarsi le mani con i problemi quotidiani delle politiche sociali, dalle case di riposo alle rette degli asili fino alle case popolari, per arrivare alle magagne dell’istruzione. Chi invece pensava di fantasticare troppo con la Creativitร , in realtร dovrร limitarsi a gestire il turismo e il commercio di una localitร da sempre meta di numerosi visitatori, a partire dall’ex premier Massimo D’Alema; certo, ci si dovranno inventare nuove iniziative, ma poi si dovrร anche fare i conti con le proteste degli imprenditori per le tasse, le buche nelle strade, la sporcizia…. E la delega al Futuro? L’assessore di riferimento risponderร su politiche giovanili, pari opportunitร e sport. Mentre lo stesso Minerva, che dice di volersi tenere la delega al Sorriso, alla fine dovrร pur sempre occuparsi di cultura, cosรฌ come il suo vice Alemanno che, chiamato a dedicarsi alla Bellezza, non dovrร fare altro che prendersi le deleghe a lavori pubblici ed ambiente.
Dal punto di vista politico, la vittoria di Minerva nel Comune salentino rappresenta una nuova pedina piazzata lungo la Puglia dal governatore Michele Emiliano che potrร cosรฌ contare su un altro esponente a lui fedele tra gli amministratori pubblici. Minerva doveva essere il candidato di Emiliano alla segreteria del Pd pugliese, prima che lo scontro tra correnti si risolvesse nella soluzione unitaria di Marco Lacarra. E cosรฌ l’ex segretario regionale dei Giovani democratici, che ha tentato l’esperienza delle europee nel maggio 2014 conquistando oltre 60mila preferenze, ora si trova ad amministrare il Comune di Gallipoli. Tra le bizzarre deleghe distribuite ha perรฒ dimenticato quella alla fortuna: in una cittร che ha conosciuto ben sei commissariamenti in appena tre mandati (dal 2000 al 2015), gliene servirร parecchia.