Generali elimina il tetto del 40% sulla distribuzione del dividendo

Generali elimina il tetto del 40% sulla distribuzione del dividendo

ROMA – “Andamento stabile per le Generali – si legge in un articolo del Messaggero – nei nove mesi del 2014. Dal rendiconto approvato dal consiglio emerge che il risultato a settembre è stato di 1,588 miliardi, di poco inferiore a 1,591 miliardi realizzato nello stesso periodo del 2013. L’utile operativo dei tre trimestri si attesta a 3,7 miliardi (+12,8%), di cui 2,3 miliardi nel vita e 1,48 miliardi nei rami danni”.

L’articolo completo:

I premi lordi complessivi raggiungono 51,29 miliardi, dei quali 35,7 riguardano il vita e 15,6 il danni (erano 15,91 miliardi a settembre 2013). La redditività tecnica nel comparto danni espresso dal combined ratio (rapporto fra spese generali e costi di risarcimento dei sinistri sulla raccolta premi) è pari al 93,6%. L’indice patrimoniale Solvency 1 è al 160%. Il patrimonio netto è di 22,5 miliardi.
Il consiglio ha anche deciso il riacquisto di tre serie di titoli ibridi in circolazione (con prima «chiamata» nel 2016 e 2017) emessi da Generali Finance e garantiti dalla casa madre. «Ci sentiamo nella posizione di rimuovere il vincolo del 40% del pay-out (percentuale di utile distribuito come dividendo) e ci attendiamo di poter pagare una cedola più alta agli azionisti», ha detto il cfo Alberto Minali. Il capo della finanza «si aspetta un risultato operativo 2014 migliore rispetto a quello dell’anno precedente».
SLITTA IL DOPO SCARONI
Intanto è slittata («non era all’ordine del giorno», ha precisato l’ad Mario Greco) la cooptazione di un consigliere in sostituzione di Paolo Scaroni, dimessosi il 2 ottobre: lo statuto prescrive un numero minimo di 11 consiglieri mentre oggi sono 10. Greco ha annunciato che Valter Trevisani è stato nominato responsabile delle attività assicurative e riassicurative del gruppo, occupando di fatto la posizione che era di Sergio Balbinot che passerà da gennaio in Allianz per assumere la responsabilità del business assicurativo in Italia, Francia, Benelux, Grecia e Turchia.
Generali si attende «attorno a febbraio del prossimo anno» il via libera per procedere al previsto progetto di scissione di Telco, ha spiegato Minali. «Siamo ancora in fase di attesa delle autorizzazioni» in Brasile e Argentina, ha spiegato, e «non abbiamo nessun tipo di novità, per ora il titolo rimane nel portafoglio». Greco invece si è detto sorpreso per la decisione di Unipol di lasciare l’Ania: «Non ci risultava fosse in dissenso». Nessuna variazione nelle partecipazioni in Rcs (0,96%) e Mediobanca (1,998%).

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Gianluca Pace