GENOVA – E’ il giorno del Derby della Lanterna, la stracittadina più calda d’Italia verrà disputata alle ore 20.45 presso lo Stadio Luigi Ferraris “Marassi” di Genova.
Il Genoa, ottavo in classifica a quota 5 punti, “ospita” la Sampdoria, quinta in classifica a quota 8 punti. Sfida tra due grandi bomber: Mauricio Pinilla è pronto a far sognare i tifosi del Genoa, mentre Stefano Okaka ha il sogno di regalare una grande gioia a quelli della Sampdoria.
Ne parla in maniera dettagliata il Secolo XIX in un articolo che riportiamo di seguito per la nostra rassegna stampa online.
“In attesa di conoscere il verdetto del campo, il derby della Lanterna n.109 è già nella storia: è il primo che vede sfidarsi due presidenti non genovesi. “Foresti” come si dice sotto la Lanterna.
Dalla parte rossoblù Enrico Preziosi, campano (dell’Irpinia). Da quella blucerchiata, alla sua primissima volta, Massimo Ferrero, romano doc. Un particolare che va ad allungare la serie di curiosità che accompagnano questa sfida.
Ad ora sembrano lontani i tempi in cui le squadre entravano in campo con il solo obiettivo di conquistare punti per la salvezza. Ora l’euforia dell’ambiente accompagna il lavoro dei tecnici.
Gasperini gode di fiducia quasi incondizionata da parte di tutti e nella conferenza stampa pre-derby ha fatto capire che non mancheranno le sorprese. «La Sampdoria è un’ottima squadra, ma sarebbe stato peggio affrontare Juve o Roma», ha osservato. Mentre il tecnico della Samp Mihajlovich ha sgranato una raffica di citazioni fra le quali quella di Che Guevara quando diceva che «bisogna pagare qualunque prezzo per mantenere il diritto di tenere alta la bandiera: al di là del risultato di domani la nostra bandiera resterà sempre alta». Poi un tributo alle due squadre genovesi: «Genova si merita due squadre con ambizioni».
Un “buon vento”, quindi, sembra soffiare sul 109° derby della Lanterna che si annuncia effervescente, con le squadre votate ad attaccare. Il Genoa schiera un portiere eccezionale, Perin, e conta su un ritrovato Matri, un cecchino come Pinilla (non è escluso l’impiego di entrambi). Il Doria ha consacrato centravanti “di razza” Okaka, ha valorizzato un centrocampista, Soriano (i due sono nel taccuino del ct Conte, domani annunciato al Ferraris), e rigenerato un portiere, Viviano.
E se il derby ha tutto sulla carta per essere bello, meno bello, purtroppo, è il Ferraris, al centro da giorni di discussioni tra il sindaco Marco Doria, il presidente del consorzio Stadium che lo gestisce Beppe Costa, Preziosi e Ferrero. Ad accendere la miccia è stato nei giorni scorsi il patron blucerchiato, già noto per il suo approccio senza peli sulla lingua, che ha attaccato il vecchio stadio (1911), ammodernato per Italia ‘90 e ormai obsoleto. «Non capisco perché il sindaco non risponda alla mia proposta di creare una struttura attiva 7 giorni su 7 – ha detto Ferrero – Il sindaco non replica neanche ai nostri tifosi, lo trovo molto scorretto», aveva detto Ferrero. Dal sindaco prima è venuta una replica puntuta e poi l’avvio di consultazioni con tutte le parti coinvolte. Una mossa che ha riportato il sereno”.