
ROMA – La Procura di Roma inoltrerà una rogatoria in Argentina per verificare la fondatezza di quanto riferito dall’ex vice capo di gabinetto di Veltroni, Luca Odevaine, che intercettato racconta di una presunta esportazione di denaro in Argentina da parte di Gianni Alemanno.
Scrive Valeria Pacelli sul Fatto Quotidiano:
L’ex sindaco di Roma ha già smentito: “Si tratta di una millanteria totalmente infondata – ha detto domenica –. Non ho portato mai soldi all’estero, tantomeno in Argentina. Ci sono stato per pochi giorni con la mia famiglia e un gruppo di amici a capodanno 2011 per andare a vedere i ghiacciai della Patagonia”. (…)
La vicenda viene fuori dopo che le cimici della Procura registrano una conversazione avvenuta negli uffici della Fondazione Integrazione tra Luca Odevaine, Mario Schina (ex responsabile del Decoro urbano del Comune di Roma) e Sandro Coltellacci (dirigente di una cooperativa).
E’ il 31 gennaio scorso e Odevaine, riferendosi ad una persona che avrebbe litigato con Alemanno, dice: “Abita qua, dentro a ’sto palazzo che fijo de ’na mignotta… ha litigato con Alemanno. Per soldi se so’ scannati… ma sai che Alemanno si è portato via… ha fatto quattro viaggi… lui ed il figlio con le valigie piene di soldi in Argentina… se so’ portati… con le valigie piene de contanti… ma te sembra normale che un sindaco..”. La conversazione riprende poco dopo: “Me l’ha detto la Polaria”, dice Odevaine. E Mario Schina chiede: “E nessuno lo ha controllato?”. E Odevaine risponde: “No è passato al varco riservato”. Poi aggiunge altri dettagli: “A un certo punto deve essere successo un casino, perché ad Alemanno gli hanno fatto un furto a casa… Cercavano qualche pezzo de carta… credo che hanno litigato perché lui ha pensato che ce li ha mandati questo”. Sulla vicenda ci sono già stati i primi riscontri dei carabinieri del Ros i quali cercano di capire chi sia la persona , “domiciliata in via Poliziano, dove ha sede la Fondazione Integrazione, che avrebbe avuto un litigio con Alemanno per motivi attinenti un presunto trasferimento all’estero di valuta”.
Gli agenti hanno fatto le verifiche presso l’anagrafe del Comune di Roma, chiedendo l’elenco delle persone che abitavano in quel palazzo. E concludono: “È stata effettuata anche una ricerca su fonti aperte sui residenti sopra elencati, con l’obiettivo di individuare notizie che potessero evidenziare un rapporto con Alemanno, ma non sono emersi indizi utili per poter dare riscontro o effettuare altri approfondimenti” (…)