Golden Globes, trionfo di House of Cards e Transparent. Serie tv nate dal Web

Golden Globes, trionfo di House of Cards e Transparent. Serie tv nate dal Web

ROMA – Ai Golden Globes hanno trionfato due serie nate dal Web: House of Cards (prodotta da Netflix) e Transparent (prodotta da Amazon). ” Di fronte a un palinsesto sempre più liquido – scrive Renato Franco del Corriere della Sera – (l’ora di messa in onda la decide lo spettatore) e sempre più mobile (anche il luogo e il supporto di messa in onda li decide lo spettatore), la Rete (intesa come Internet) inizia a dettare legge nella creazione dei contenuti, perché sempre più spesso le serie tv di qualità arrivano non dalle reti (intese come televisive), ma da nuovi soggetti che hanno fiutato il nuovo business”.

Scrive Renato Franco: “Se i Golden Globes hanno premiato Kevin Spacey come miglior attore di una serie drammatica, hanno soprattutto sancito il successo di Transparent , su una famiglia con padre transgender: la serie ha ricevuto un doppio globo, uno come miglior serie comedy e uno per il suo attore protagonista Jeffrey Tambor. Transparent è prodotta da Amazon, il colosso dell’ecommerce che per diversificare e ampliare il suo business ora ha anche sviluppato una divisione che si occupa di spettacolo, gli Amazon Studios. Transparent è solo uno dei tanti pilastri che la società di Jeff Bezos ha messo in piedi (…)
Ma la competizione tra Amazon e Netflix — Golia contro Golia, visto il volume di affari — è su più fronti: proprio poco tempo fa la prima ha siglato un accordo per distribuire le ambite serie tv di HBO: da I Soprano a Il trono di spade , da Boardwalk Empire a True Detective . La seconda ha risposto investendo il 10 per cento del proprio budget 2015 — oltre 300 milioni di dollari — in produzioni originali.
Una battaglia sui contenuti che è una battaglia per ottenere nuovi abbonati. Netflix è avanti: presente in circa 40 Paesi, ha superato i 50 milioni di clienti (di cui 17 al di fuori degli Usa). Amazon invece è attiva in Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Austria e Giappone e può contare per ora su oltre 20 milioni di sottoscrittori. L’Italia? Al momento non pervenuta”.

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Gianluca Pace