ROMA – Pietro Grasso da presidente del Senato potrebbe diventare ministro della Giustizia al posto di Anna Maria Cancellieri. Al posto di Grasso in Senato arriverebbe Anna Finocchiaro. E Angelino Alfano lascierebbe il Viminale. Questo il rimpasto del governo che potrebbe arrivare dopo il 27 novembre, giorno del voto sulla decadenza di Berlusconi. Un rimpasto, scrive Laura Cesaretti su Il Giornale , che sarebbe complicato dalla possibile vittoria di Matteo Renzi alla segreteria del Pd.
Sul Giornale la Cesaretti scrive che dopo il voto di decadenza il rimpasto potrebbe essere d’obbligo:
“Ma poi, assicurano dalle parti del premier, alla squadra di governo bisognerà per forza mettere mano: «Dopo il voto sul Cavaliere, e portata a casa la legge di Stabilità , quando il quadro sarà assestato». Anche perché, dicono i lettiani, «sarà lo stesso Angelino Alfano a rendere necessario un rimpasto: sta pensando seriamente di lasciare il Viminale e dedicarsi al nuovo partito che dovrebbe fondare, se no glielo sfilano sotto il naso»”.
Un riequilibrio sarebbe necessario e sicuramente complicato dall’eventuale vittoria di Renzi alle primarie del Pd:
“Resta il fatto che un riequilibrio della maggioranza si renderà presto necessario, e che il futuro segretario del Pd, Matteo Renzi, non mancherà di reclamare un po’ di chiarezza dalle parti del governo, oltre a dettargli l’agenda. Non che Renzi sia interessato al rimpasto, o che voglia piazzare suoi uomini nell’esecutivo (dove al momento di renziano c’è il solo ministro Graziano Delrio): servirebbe solo a fargli perdere la libertà di attaccarlo quando vuole, e di tenerlo sotto pressione. Però sa che anche solo parlarne mette in fibrillazione la maggioranza”.
E se nel rimpasto la Cancellieri non fosse riconfermata, ecco secondo Il Giornale come cambierebbero gli equilibri:
“E poi c’è sempre il caso del Guardasigilli Annamaria Cancellieri, per ora riconfermata. Ma le sue dimissioni secondo molti, nel Pd ma anche nel governo, sono solo rinviate. E a Palazzo Madama i maligni sussurrano che, se si riuscisse a convincere Pietro Grasso a sacrificarsi e andare al ministero della Giustizia, Anna Finocchiaro prenderebbe volentieri il suo posto alla presidenza del Senato”.