
ROMA – In caso di sequestro, il riscatto si deve pagare? “Sì, sempre. Voglio vedere chi ha il coraggio di dire: a lui sì e a lei no. Tra venti giorni un nostro volontario parte nelle zone di Boko Haram: se succede qualcosa, e speriamo di no, non posso lasciar morire il mio Michele. Lo stesso vale per chiunque” risponde, parlando del caso della liberazione di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, Leopoldo Rebellato, presidente di “Incontro fra i popoli”, ong padovana che grazie ai suoi progetti ha aiutato due milioni di persone. L’intervista al Corriere della Sera.
Vale anche se i soldi del sequestro serviranno a finanziare i terroristi?
«Fa parte dei possibili contraccolpi di ogni missione. Ma l’utile che si immagina di ricavare da un progetto umanitario deve essere proporzionato al rischio: non posso pensare di cambiare il mondo con l’improvvisazione, non sarei di nessun aiuto né a me né agli altri».
È una critica a Vanessa e a Greta?
«No, semmai a chi le ha fatte partire sfruttandone l’entusiasmo: quante persone avrebbero potuto aiutare mettendo in pericolo la loro vita? Ma ora l’importante è che siano tornate a casa sane e salve».Intersos oggi ha 200 cooperanti in giro per il mondo. Nino Sergi è il presidente.
Lo Stato deve pagare in caso di riscatto?
«Lo Stato dovrebbe far di tutto per non pagare, ma deve fare di tutto per salvare le vite umane. Ho seguito tre sequestri dei nostri operatori molto da vicino: erano nove persone. In un caso, nel 1996 in Cecenia, tre di loro furono liberati dopo 64 giorni senza il pagamento di alcun riscatto, grazie a una delicatissima operazione diplomatica».
È difficile instaurare un dialogo con i terroristi, soprattutto oggi.
«Ed è il motivo per cui adesso partiamo nelle zone più complesse soltanto se la nostra presenza è sicura. Perché non basta seguire le procedure e adottare misure concrete: alcune uguali per tutti, altre diverse da Paese a Paese. Bisogna conoscere il contesto in cui si va, avere precisi riferimenti politici e religiosi. Talvolta neppure questo è sufficiente».
Ha senso pagare un riscatto se quei soldi alimentano il terrorismo internazionale?
«Non è detto che sia così, possono andare anche a singoli delinquenti, non sappiamo chi se li spartirà. Di certo, so per esperienza che avere con te le istituzioni in caso di pericolo è una grande cosa».
