
ROMA – “Noi pensiamo di essere un centro di ricavo e non di costo per il Paese”, la Guardia di Finanzaย dice no ai tagli della Spending Review.
“Tale situazione – ricorda l’organismo di rappresentanza militare – ha giร determinato, senza considerare il mancato rinnovo del contratto di lavoro, riduzioni delle retribuzioni anche fino al 30% rispetto al 2010 a paritร di posizione organizzativa ricoperta. Ammonta infatti a un miliardo di euro il taglio sulle retribuzioni del personale del comparto sicurezza e difesa giร nel 2014”. I finanzieri, al contrario, vogliono essere messi nella condizione “di sanzionare le imprese fittiziamente residenti all’estero, tirare fuori le patologie che affliggono le migliaia di societร a partecipazione pubblica, individuare i tanti dipendenti pubblici con cumuli di incarichi retribuiti in violazione di norme esistenti”.
