
ROMA – Il debito del mondo sfiora i 200mila miliardi. A livello globale il debito cresce di 57mila miliardi di dollari rispetto al 2007. E il rapporto debito/Pil รจ schizzato al 17%.ย La Cina da sola poggia su 28.000 miliardi di dollari di soldi presi a prestito da Governo e privati. E gli Usa sono indebitati complessivamente tra debito pubblico e privato per 2,7 volte il Pil che ogni anno viene generato.
(…) Dal 2007 – scrive Fabio Pavesi del Sole 24 Ore – infatti il debito globale mondiale รจ cresciuto di altri 57mila miliardi di dollari facendo salire il rapporto tra debito e Pil (sempre a livello globale) di 17 punti percentuali. A fine 2014, sette dopo la piรน grave crisi dal Dopoguerra, il mondo ha cumulato un debito complessivo di 199mila miliardi di dollari, quasi tre volte il valore del Pil globale. La Cina che ha imbastito la sua veloce crescita economica sulla leva finanziaria ha visto, secondo gli analisti di McKinsey, quadriplicato il suo debito negli ultimi sette anni. Metร di tutti i prestiti sono finiti a finanziare il boom immobiliare di Pechino, inondato a piene mani da un sistema bancario ombra (broker di ogni natura, intermediari di ogni che non sottostanno alla vigilanza della Banca centrale) che รจ cresciuto dal 2007 del 36% all’anno in volume. La tendenza a farsi finanziare a piene mani riguarda tutti i comparti. Il debito delle famiglie รจ salito a 40mila miliardi con un ritmo annuo dal 2007 del 5,3%; anche le imprese hanno visto prestiti salire del 5,9% annuo con un volume di crediti a 56mila miliardi, poco meno dell’intero Pil mondiale. E i governi non sono stati certo a guardare. Il salvataggio delle banche e le politiche fiscali espansive hanno visto il debito pubblico salire nel mondo a 58mila miliardi (+9,3% annuo dal 2007).
A spingere le economie mondiali ad aumentare la leva finanziaria sono state proprie le politiche monetarie ultra-espansive e i tassi tendenti a zero con cui le Banche centrali hanno evitato il crash finanziario del sistema bancario mondiale. Una cura di iniezioni massive di liquiditร che hanno sorretto il mondo sul ciglio del burrone tra il 2008 e il 2009, ma che hanno finito come effetto collaterale a spingere famiglie, imprese e Governi a indebitarsi sempre piรน. Il costo dei soldi a prestito รจ talmente infimo che induce a investire a debito. Un circolo virtuoso che ha permesso alle economie mondiali di non collassare, ma che ha in sรฉ i germi della follia finanziaria. Tutto quel debito, piรน di quello che ha fatto da miccia al deflagrare della crisi, รจ oggi ancora lรฌ. Una montagna di denaro che andrร restituito. ร proprio qui il punto chiave per il futuro. Scampato il crac, le economie si sono riprese, ma a un passo di marcia assai piรน blando degli anni Novanta-Duemila. Un mondo che cresce piano rispetto al passato ma che ha piรน debiti di prima, dato che il fardello รจ aumentato di ben 57mila miliardi, l’intero Pil mondiale dell’anno scorso.
La Cina รจ l’esempio piรน eclatante della sbornia da debito. L’altro ieri Standard&Poor’s ha lanciato un monito. Per l’agenzia il solo debito delle imprese cinesi รจ destinato a salire nel 2019 a 28mila miliardi di dollari il 40% di tutti i debiti corporate a livello planetario che dovrebbero attestarsi a 70mila miliardi dai 50mila miliardi del 2014. Per S&P la corsa esplosiva del ritmo del nuovo debito rappresenta un rischio sistemico.
Si dirร che la Cina ha tutte le capacitร di rimborsare quei prestiti. Ma c’รจ un ma. L’economia cinese abituata a crescere a ritmi del 10-12% per lunghi decenni รจ entrata dal 2010 in una fase di contrazione. Il Pil annuo sale del 7% e le stime dicono che la corsa si stabilizzerร , se niente andrร storto, su questi ritmi per i prossimi anni. Fisiologico per un’economia non piรน emergente da tempo. Ma se la crescita assume sembianze piรน contenute, l’aumento esplosivo del debito allargherร la forbice tra debito e Pil. Per ora a compensare il tutto c’รจ stato l’effetto ricchezza della corsa delle Borse cinesi che mette in ombra l’eccessivo indebitamento. Ma il paradosso รจ che anche la cavalcata delle Borse รจ avvenuta a debito. Ecco perchรฉ il crash dei listini che ha bruciato in un solo mese 3.900 miliardi di dollari (dieci volte il debito greco), tamponato per ora dalle autoritร monetarie, รจ stato uno scricchiolio inquietante. Si spera che resti tale. Ma anche se Banca centrale e Governo riuscissero a non far deragliare le Borse, quella montagna di debito che continua a salire sarร il nuovo spauracchio da monitorare da vicino nei prossimi anni.