ROMA – L’articolo è di Paolo Fucilieri del Giornale: “Sempre più spesso la Statale di Milano è presa di mira dai rom: chiedono le elemosina e se riescono rubano cellulari o portafogli. Il rettore aveva promesso tolleranza zero. Ma è tutto è fermo. Gli studenti sono intimoriti”.
Non accade chissà dove, in qualche ateneo di un posto sperduto del mondo, ma all’università Statale di Milano, facoltà di lettere, via Festa del Perdono. Martedì mattina, aula 211, tra il primo e il secondo piano, lezione d’italiano tenuta dalla professoressa Annamaria Cabrini del corso di laurea in lettere antiche e moderne. Qualche minuto dopo le 12.30 si palesano all’interno della stanza ad anfiteatro, dove in quel momento ci sono un centinaio di ragazzi, tre giovani donne tra i 20 e i 25 anni (…)
Due settimane fa era accaduto durante un’altra lezione di letteratura italiana contemporanea, stavolta tenuta dalla professoressa Giovanna Rosa davanti a circa 80 studenti, aula 109, piano terra di via Festa del Perdono. «Erano le stesse ragazze di qualche giorno fa, parlando con gli altri ragazzi ci siamo resi conto che sono sempre loro – ci spiega ancora lo studente -. Anche in quel caso la professoressa era stata costretta a interrompersi e poi le aveva invitate a lasciare la lezione. Loro, imperterrite, hanno continuato a chiedere la carità e l’insegnante ha dovuto insistere. Alla fine se ne sono andate e la prof ha dichiarato che avrebbe segnalato il fatto alle autorità» (…)
Qualcuno ci parla della possibilità d’installare dei tornelli all’ingresso dell’ateneo. Il giorno dopo gli arresti per il pestaggio in Statale nella notte di San Valentino, l’anno scorso, il rettore Gianluca Vago lanciava la linea dura sulla sicurezza alla Statale. E dalle pagine del Corriere tuonava di tornelli agli ingressi, maggiori controlli, più telecamere e più vigilantes. Tolleranza zero, insomma. Lo abbiamo cercato per chiedergli che cosa ne pensava di questi recenti episodi, ma ha preferito non risponderci.