Il Giornale: “Sono tornati i Visco boys per un fisco super aggressivo”

ROMA – Il Giornale, in un articolo di Antonio Signorini dal titolo “Sono tornati i Visco boys: le loro mani su Equitalia”, spiega come il Pd Stefano Fassina abbia ripescato nei posti chiave del ministero dell’Economia gli uomini dell’ex vice ministro del governo Prodi. Con un’idea precisa, dice il Giornale, “un fisco super aggressivo”.

Circola infatti il no­me di Massimo Romano come capo di gabinetto di Fassina. Era il braccio destro, appunto, del­l’ex vice ministro Vincenzo Vi­sco, altro esponente Pd che ave­va la stessa delega che dovrebbe andare a Fassina, quella alle poli­tiche fiscali. Nel caso di Visco, ricorda il Giornale, Giulio Tremonti disse che era co­me avere messo Dracula al­l’Avis. Il nome di Romano salì agli onori delle cronache nel 2006, quando era direttore del­l’Agenzia delle entrate e sul sito del ministero finirono online i redditi di tutti gli italiani. Divisi per città e in ordine alfabetico, a disposizione di tutti.

Come capo della segreteria di Fassina nei giorni scorsi circola­va invece il nome di Gianni Serni­cola, se sarà confermato, a fian­co del vice ministro Pd si ripro­porrà esattamente la squadra di Visco.

Quindi il Giornale ricorda:

La partita più importante re­sta comunque quella per la Ra­gioneria dello Stato. «Devo pren­dere una decisione nei prossimi giorni», ha assicurato Sacco­manni. È il ruolo chiave del mini­stero dell’Economia. Le leggi dei governi devono essere «bolli­nate », cioè approvate dalla Ra­gioneria. E il menù delle varie op­zioni, quando un ministro deve prendere una scelta, lo compila lo stesso organo. Il ministro si li­mita a sceglierne una.

Sempre più probabile l’uscita di Mario Canzio, che è alla guida della Ragioneria da otto anni e prende quota la candidatura di Daniele Franco. Anche in que­sto caso la nomina ha una sua im­portanza politica, anche se non partitica. Attualmente Franco è direttore centrale della Banca d’Italia per l’area Ricerca econo­mica e relazioni internazionali. Con ministro e ragioniere, il di­castero dell’Economia sarà sal­damente in mano a uomini che provengono da Bankitalia. Cosa che la «macchina» del ministero non apprezza molto.

Published by
Alessandro Avico