Il procuratore di Lecce: “Terrorista sbarcato con profughi”

(foto Ansa)

LECCE, 23 NOV – “Anche in Italia abbiamo avuto un caso di un appartenente a un gruppo armato siriano, che è sbarcato sulla costa pugliese con altri cittadini siriani. È in carcere per altri reati ed è indagato per terrorismo”. A dichiararlo è il procuratore di Lecce, Cataldo Motta, ai microfoni del Quotidiano Nazionale.

Due degli attentatori che hanno colpito Parigi, Salah Abdeslam e la mente del piano Ahmed Dhamani, sono passati dal porto di Bari nell’agosto scorso per raggiungere la Grecia. “Io avevo messo in guardia sulla possibilità che i terroristi utilizzassero l’immigrazione regolare per entrare in Europa – continua Motta -. Purtroppo, secondo l’inchiesta parigina pare che sia davvero andata così. Del resto, visti i numeri in gioco, per i terroristi è ben facile farlo. I numeri sono il problema. Se hai uno sbarco con 80 persone, infiltrarsi è più complicato e controllare più facile, ma se sono 800 o più cambia tutto”.

Sul fatto che siano casi eccezionali, il magistrato spiega: “Di terroristi entrati con i profughi e poi in azione in Europa, sì. Ma noi abbiamo già avuto un caso di un cittadino siriano, appartenente a un gruppo armato siriano, che è sbarcato sei mesi fa con altri cittadini siriani in provincia di Lecce. E abbiamo anche un caso sospetto sul quale indaghiamo”. Non se ne è mai saputo nulla, perchè, spiega, “stiamo nella fase delle indagini preliminari. In ogni caso il soggetto era lo scafista e ha patteggiato per il reato di tratta. È quindi in carcere a Lecce. Ma è anche indagato per terrorismo”. Quindi per Motta “non si può escludere che i terroristi possano confondersi tra i migranti che sbarcano in Salento”.

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Gianluca Pace