
ROMA – “Indifendibile Brunetta”, questo il titolo dell’articolo a firma di Sebastiano Messina sulle pagine di Repubblica del 20 novembre:
Anche noi, che nel nostro piccolo viviamo d’ironia, abbiamo dovuto dar ragione a Renato Brunetta quando gridava la sua protesta contro Mario Monti che ironizzava sulla sua “statura accademica”, contro D’Alema che lo liquidava come un “energumeno tascabile”, contro Furio Colombo che lo chiamava “il mini-ministro” e persino contro Dario Fo (…) che chiese di trovargli “un seggiolino per metterlo all’altezza della situazione”.
Ma il medesimo Brunetta che allora leggeva nientemeno che “uno sguardo razzista” in quelle battute ieri ha etichettato Annamaria Cancellieri come “la donna cannone”, con un elegantissimo riferimento alla silhouette del ministro. Si metta d’accordo con se stesso, caro Brunetta, perché è impossibile difendere qualcuno che si fa del male da solo.
