
ROMA ā Eā bastato vedere le prime cronache del voto tedesco, quello che ha fatto stravincere per la terza volta Angela Merkel, per consegnarci un paragone impietoso: noi e la Germania. Noi intesi come paese del Porcellum, delle maggioranze a doppio binario, Camera e Senato, degli Scilipoti trasformisti, delle coalizioni monche, del M5S primo partito ma alleato di nessuno.
SarĆ il paragone avvilente, fatto sta che due firme italiane, Massimo Gramellini sulla Stampa e Pierluigi Battista sul Corriere della Sera, notano la stessa cosa: in Germania non esisterebbe nemmeno uno Scilipoti, inteso come paradigma dellāonorevole che fonda un partito di peso nullo solo per soccorrere la maggioranza in corso. Scrive Gramellini:
La diversitĆ germanica rifulge ancora di più il giorno dopo. Pur stravincendo, Merkel ha mancato la maggioranza assoluta per una manciata di seggi. Eppure non invoca premi di maggioranza o altre manipolazioni del responso elettorale e si prepara serenamente ad aprire le porte del potere a uno dei partiti perdenti: socialdemocratici o Verdi. (ā¦) Nessun giornalista Ā«moderatoĀ» grida al golpe. Nessun intellettuale Ā«progressistaĀ» raccoglie firme per intimare ai propri rappresentanti di non scendere a patti con il nemico. Nessun Scilipoten eletto con lāopposizione si accinge a fondare un partito lillipuziano per balzare in soccorso della vincitrice. NĆ© alla Merkel passa per lāanticamera del cervello e il risvolto del portafogli di trasformare il Parlamento in un mercato, agevolando il passaggio nelle proprie file dei pochi deputati che le basterebbero per governare da sola. (ā¦)
E Battista:
In Italia può dichiararsi vincente uno schieramento minoritario del 30 per cento, mentre in Germania il 41,5 per cento, un risultato fantastico secondo i parametri italiani, non è sufficiente per assicurarsi la maggioranza al Bundestag. Colpa del Porcellum, ma i partiti nella scorsa legislatura erano sul punto di modificare il Porcellum in senso ancora più negativo con la proposta di assegnare il premio di maggioranza non a una coalizione ma al partito che arrivava prima: con il risultato che sarebbe bastato un misero 25 per cento per vedersi gratificare di una maggioranza smisurata. In Germania non si sarebbe mai fatto la somma Pd+Movimento 5 Stelle pur di andare a Palazzo Chigi, come si è ostinato a suggerire Bersani. In Germania non si sarebbe andati alla caccia di un volenteroso Scilipoti. In Germania no, in Italia sì. Anche questo si chiama spread.