
ROMA – “I quotidiani locali e regionali, anche se con il segno negativo – si legge in un articolo di Italia Oggi – hanno retto meglio la crisi che ha pesantemente colpito il settore editoriale. A fronte di un calo medio del 24,8%, questi prodotti editoriali hanno dimostrato una maggiore tenuta, facendo registrare flessioni diffusionali inferiori, in qualche caso anche sensibilmente inferiori, della media di mercato”.
L’articolo completo:
La fotografia dell’editoria quotidiana italiana, della sua crisi, dei suoi (numerosi) punti di debolezza e dei (assai piรน limitati) punti di forza รจ stata scattata dall’ufficio studi di Mediobanca. L’istituto di piazzetta Cuccia ha analizzato i sei principali gruppi italiani presenti nell’editoria quotidiana italiana (Rcs, Repubblica, Caltagirone editore, Monrif, Sole 24 Ore, Stampa), passando ai raggi X i loro bilanci e le loro performance dal 2009 al 2013. Ne รจ emerso un quadro articolato, all’interno del quale si possono misurare gli effetti della crisi, ma anche rilevare come il calo del mercato non ha colpito tutti i prodotti in modo eguale e indistinto. Il rapporto di Mediobanca conferma, appunto, con la forza dei numeri, che i quotidiani con un piรน forte e radicato rapporto con il territorio, i cosiddetti locali e regionali, hanno resistito meglio dei grandi quotidiani nazionali alla crisi della carta stampata e al relativo calo diffusionale.
Secondo lo studio i due quotidiani che nel periodo 2009 -2013 hanno registrato il maggiore calo diffusionale sono i due giornali leader in Italia: il Corriere della Sera e la Repubblica. Il primo ha accusato una flessione nella diffusione media del 28,4%, il secondo del 27,4%. Al terzo posto un altro ยซgrandeยป, il Sole 24 0re: secondo Mediobanca, il quotidiano confindustriale ha subito tra il 2009 e il 2013 un calo diffusionale del 26,8%. In particolare Il Gazzettino, quotidiano del Nordest del gruppo Caltagirone secondo il rapporto di Mediobanca, รจ stato, insieme alla Nazione di Firenze, il giornale che in Italia, nel periodo 2009-2013, ha realizzato, sul piano diffusionale, le performance in assoluto migliori (pur se con il segno meno) o, piรน correttamente, quello che ha saputo meglio di tutti gli altri difendersi dai colpi della crisi e fidelizzare maggiormente il proprio pubblico. Il Gazzettino, senza ricorrere a operazione di cut price o di vendite abbinate e pur dovendo fare i conti con una concorrenza particolarmente numerosa, ha registrato tra il 2009 e il 2013 una flessione diffusionale del 17,9%: con un risultato che รจ quindi di circa 10 punti percentuali migliore di quella dei quotidiani generalisti piรน importanti e di circa 7 punti migliore della media del mercato. Ma anche rispetto ad altre realtร della stampa locale Il Gazzettino puรฒ vantare, secondo i dati di Mediobanca, una maggiore capacitร di tenuta, misurabile in alcuni punti percentuali.
