
ROMA – “Le sedie di plastica impilate fanno fine stagione – scrive Stefano Zurlo del Giornale, il quotidiano di Paolo Berlusconi – Una volta arrivavi a Mirabello e dovevi lasciare la macchina a due chilometri di distanza perchรฉ il paese era tutto imbottigliato”.
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Come un santuario il giorno della ricorrenza. Macchine, Pullman. Un serpentone di militanti che correva ad ascoltare il leader della nuova destra, quel Gianfranco Fini che proprio a Mirabello aveva ricevuto tanti anni prima l’investitura da Giorgio Almirante e finalmente si preparava a buttare giรน dalla sedia il Cavaliere. Le illusioni del 2010, quando il ribaltone pareva a portata di mano e la sinistra faceva il tifo per Fli, sono un ricordo annegato nella malinconia.
Oggi le transenne sono solo per il terremoto che qui ha lasciato ferite ancora da rimarginare. Oggi il partito che aveva nel futuro la propria ragione sociale si puรฒ declinare solo al passato: Fli รจ un cimelio e gli sopravvivono solo i debitori che reclamano soldi. Oggi lo spazio per lasciare le macchine รจ troppo grande per essere riempito: dalla piazza alla mensa. Dentro, nei capannoni messi a disposizione dal re dell’erba medica Vittorio Lodi, fanno i tortellini e i cappellacci. Fuori, su un palco che guarda i campi, Fini arringa i sopravissuti. L’elenco dei desaparecidos, quelli che solo ieri imperversavano a reti unificate e lanciavano il verbo antiberlusconiano, รจ chilometrico: Briguglio รจ passato a Fratelli d’Italia, Bocchino dirige il Secolo e ha fatto pace con La Russa, Granata si รจ tinto di verde. Resiste Roberto Menia, triestino romantico, pronto a citare Guglielmo Oberdan e Scipio Slataper, e con lui si fa vedere Giorgio Conte, non piรน deputato ma di nuovo ingegnere,abbronzatissimo e presente ยซper onorare il registro degli affettiยป.
La manifestazione parte che pare una commemorazione. E Fini, scortato come sempre dall’avvocato Giuseppe Consolo, anche lui ormai solo emerito della politica oltre che padre dell’attrice Nicoletta Romanoff, pare intercettare lo scetticismo, il disagio e il rischio tombale del reducismo: ยซQuando Vittorio Lodi mi ha detto che anche quest’anno avrebbe organizzato per la trentatreesima volta la festa di Mirabello, gli ho chiesto perchรฉยป. Sรฌ, il vecchio leader, vestito di grigio ma senza cravatta e senza moglie al seguito, si cosparge il capo di cenere e fa un bagno di umiltร : ยซNon sono esente da errori, anche io ho le mie colpe, il risultato di Fli รจ stato disastrosoยป. E poi, a sorpresa, per chi era rimasto ai tempi del ยซChe fai? Mi cacci?ยป e della guerra contro Arcore, vira tutto a destra. E spara bordate sulla sinistra. La sinistra che lo corteggiava, che lo portava in palmo di mano, che lo riteneva il sicario che avrebbe risolto una volta per tutte la pratica Berlusconi. Di piรน Fini attacca il Governo e il suo leader: ยซRenzi รจ un po’ un pifferaio magico che spinge gli italiani verso il precipizio e un po’ un Capitan Fracassa. Renzi รจ fumo negli occhiยป. Non basta, Fini insiste e rincara la dose: ยซRenzi ha sprecato le poche risorse destinandole al bonus da 80 euro. Quegli 80 euro non hanno rilanciato i consumi. Sarebbe stato piรน utile dare quei soldi alle imprese, alle nostre piccole e medie imprese. O alle famiglie numeroseยป. Dando un senso a quel quoziente di cui la politica ciancia a vuoto da troppo tempo. Il pubblico si scalda, e le delegazioni lillipuziane dei lombardi, dei piemontesi dei campani battono le mani, come ai tempi in cui a Mirabello erano in diecimila e non in cinquecento scarsi e lui, sorpresa nella sorpresa, completa la metamorfosi colpendo anche Angelino Alfano che con i renziani si รจ sposato a Palazzo Chigi: ยซMi auguro che il ministro dell’interno batta un colpoยป. Poi torna su Renzi per un paragone impietoso: ยซAlmeno i greci hanno portato a casa il commissario all’immigrazione. L’Italia avrebbe dovuto chiedere la modifica del Trattato di Dublinoยป. Invece ci teniamo i migranti e l’illusione buonista che fa disastri.
Su Berlusconi nemmeno una parla polemica e solo una citazione: ยซSpero condivida l’amarezza per i milioni di voti perdutiยป. Come recuperarli resta a queste latitudini desertificate un mistero. ยซIncontriamoci. parliamoci. Ascoltiamoci. Tessiamo la tela con associazioni e movimenti per ridare un’identitร alla destraยป, รจ quel che puรฒ promettere Fini rimasto senza partito, senza segreteria e pure senza scorta. Dopo l’estate dei sogni, il futuro รจ una nouvelle vague piรน nebbiosa che mai.
