Ora meno tasse sul lavoro. Il Corriere della Sera: “Entrate tributarie meglio del previsto: più 3,8%”. Il rispetto degli elettori. Editoriale di Pierluigi Battista:
“I partiti farebbero cosa saggia se seguissero le esortazioni del capo dello Stato a varare nel pochissimo tempo che resta una decente legge elettorale. E non solo per sensibilità istituzionale e per non lasciar cadere in modo sciatto l’allarme del Quirinale su una riforma ineludibile. Ma perché per lucrare nell’immediato su un piccolo vantaggio alla vigilia del voto, si rischia il disastro per i tempi che verranno dopo le elezioni. E perché l’avevano promessa, una nuova legge elettorale, anche per dimostrare che i partiti esistono malgrado il governo tecnico. Se non fossero capaci di trovare un accordo, si dimostrerebbero miopi. E incapaci. Senza appello”.
Usa 2012. L’incubo della Florida sull’esito del voto. Dal corrispondente Alessandra Farkas:
“Mentre nella Florida è già caos sul voto anticipato (con code e proteste davanti ai seggi) il fantasma della riconta si aggira sull’Election Day. Che rischia di replicare l’incubo del 2000, soprattutto negli Stati in bilico quali il Sunshine State, l’Ohio, la Virginia e il Colorado dove un pugno di voti potrebbe separare Barack Obama da Mitt Romney.
Se dalle urne di martedì non uscirà un risultato netto — e a dar retta agli ultimi sondaggi, si tratta di un’ipotesi più che probabile — non resterà altra scelta che ricorrere ad un estenuante conteggio manuale. Proprio come nel 2000, quando il sostanziale pareggio in Florida tra il democratico Al Gore e il repubblicano George W. Bush costrinse alla conta dei chad (i coriandoli di carta punzonati della scheda), rimandando l’elezione del presidente a dicembre, dopo un intervento della Corte suprema”.
Conti pubblici. Disoccupati all’11,4%, Pil ancora in calo. Articolo di Antonella Baccaro:
“Agire sul cuneo fiscale e intervenire solo sull’aliquota ordinaria dell’Iva (21%) nella legge di Stabilità «avrebbe un effetto di stimolo (ancorché contenuto) dell’occupazione e di riduzione dell’inflazione».
È quanto suggerisce l’Istat nel Rapporto sulle prospettive dell’economia italiana 2012-2013, reso noto ieri, che disegna uno scenario a tinte fosche per il nostro Paese, con una flessione del Pil (prodotto interno lordo) del 2,3% quest’anno e dello 0,5% l’anno prossimo. Numeri leggermente diversi da quelli della nota di aggiornamento del Def (documento economico e finanziario) di settembre, secondo cui per l’anno in corso il Pil scenderebbe un po’ di più, cioè del 2,4%, mentre nel 2013 calerebbe di meno, cioè solo dello 0,2%”.
I Costi Record del Cuneo fiscale su 1.200 euro netti Oneri per 1.000 euro. L’approfondimento di Francesca Basso:
“Le risorse del mancato taglio delle aliquote Irpef saranno destinate alla riduzione del cuneo fiscale e dell’Irap sul lavoro. Lo hanno confermato ieri i relatori alla Camera alla legge di Stabilità. In che modo, sarà chiaro al momento della presentazione dei loro emendamenti. Intanto si sa quanto il governo potrà mettere sul tavolo: il «tesoretto» vale 1,1 miliardi nel 2013, 3,1 miliardi nel 2014 e 2,5 miliardi nel 2015. L’ipotesi allo studio è quella di destinare le risorse del 2013 al taglio del cuneo fiscale sul lavoro o, in alternativa alla detassazione dei salari di produttività (con tassazione separata al 10%). Nel 2014 ci sarebbero anche risorse per detassare la quota Irap che pesa sul costo del lavoro”.
La Repubblica: “Casa Bianca, duello all’ultimo voto. Obama e Romney sul filo di lana: stanotte l’America sceglie”
Il Giornale: “Insulti e spinte a Fini”. Tra coerenza e tradimento. Editoriale di Marcello Veneziani:
“Schiacciato dalla folla su una balaustra all’ingresso della chiesa di San Marco a Roma, ho visto sfilare tutta la destra italiana, quella nostalgica, quella moderata e quella radicale, ai funerali di Pino Rauti. È stato un documentario dal vivo di un mondo ferito e non suoni strano quel «vivo» riferito a un funerale. Da qualche anno le manifestazioni più vive e riuscite della destra sono i funerali. Non c’è solo l’antica familiarità del mondo missino con i riti nostalgici per i caduti, con l’estetica mortuaria.C’è la percezione comune di un mondo che volge alla fine”.
Il Fatto Quotidiano. Miracolo, il Governo dice: “I soldi per la Sla ci sono”. L’editto liberale. Editoriale di Marco Travaglio:
“Sostiene il liberale Eugenio Scalfari su Repubblica che il “Movimento 5 Stelle diventa un problema politico” perché gli elettori siciliani l’han votato più di tutti i partiti e soprattutto perché Santoro ha osato financo trasmettere “parecchi minuti” di immagini sulla traversata dello Stretto di Messina da parte di Grillo, “leader del populismo e dell’antipolitica”, e di alcuni suoi comizi in Sicilia “infarciti di parolacce”. L’ascolto medio è stato del “10, 37”, che “non è moltissimo” (solo il doppio di quando a La 7 compare Scalfari), “ma sono comunque cifre significative”. Il problema politico sta nel fatto che Grillo “fugge dalle tv ma le tv lo inseguono, lo riprendono, lo trasmettono” (peraltro Grillo fugge anche dai giornali, ma i giornali lo inseguono, lo citano, lo raccontano, Repubblica compresa, la qual cosa si chiama informazione, ma lasciamo perdere). Come se non bastasse, c’è pure “la Rete gremita di video sul Grillo comiziante e monologante, con milioni e milioni di contatti” (per la verità la Rete è pure gremita di video su politici comizianti e monologanti, che però purtroppo registrano scarsi contatti all’insaputa di Grillo, ma lasciamo andare). Insomma “Grillo gode di una posizione mediatica incomparabilmente superiore a qualunque altro leader politico di oggi e di ieri” (ohibò: ma non ha appena detto che Grillo “sfugge alle tv”? Non sa che sulla Rete ciascuno va liberamente dove gli pare? Ha idea di quanti milioni di italiani sono costretti ogni giorno, da mane a sera, da tempo immemorabile, a sorbirsi tutti i vecchi politici in tutti i programmi tv, da La prova del cuoco alla messa domenicale, eccetto forse, per ora, il segnale orario e il meteo, visto che i partiti occupano il Cda Rai, le reti, i tg e le Authority?)”
L’inchiesta. Gli affari di Lisa, ex moglie di Grilli, in Procura a Busto:
“La procura di Busto Arsizio indaga sulle presunte consulenze alla ex moglie di Grilli. Il procuratore capo Eugenio Fusco, ha sentito a sommarie informazioni sul tema Alberto Nagel, Maurizio Cere-da e Franco Bonferroni. Il pm titolare dell’inchiesta per corruzione internazionale nei confronti del presidente di Fin-meccanica Giuseppe Orsi, avviata dalla procura di Napoli e poi trasferita per competenza a Busto, ha convocato l’amministratore delegato di Mediobanca, il vicedirettore generale dell’istituto e l’ex consigliere di amministrazione di Finmeccanica nelle settimane scorse per sentire la loro versione in merito alla conversazione tra Giuseppe Orsi e Ettore Gotti Tedeschi pubblicata ieri dal Fatto Quotidiano. Si tratta di accertamenti preliminari in un filone senza indagati”.
La Stampa: “Obama-Romney, l’America sceglie”. Il voto della testa e quello con il cuore. Editoriale di Massimo Gramellini:
“Obama, come no? Ma certo non è più la stessa cosa. Quattro anni dopo, la crisi ci ha resi meno retorici o forse soltanto più adulti. Meno disposti a rinfocolare quel sogno assurdo che tutti per un attimo abbiamo sognato: la delega della soluzione dei problemi del mondo a un unico uomo. Come in amore, quando l’oggetto della passione diventa il ricettacolo inconsapevole di ogni nostro desiderio sopito. Poi l’amore finisce, all’illusione subentra la delusione, e ci si trova davanti a un bivio: o ci si lascia o ci si ama, cioè ci si accetta per come si è davvero”.
Barack o Mitt: chiunque vinca camminerà sull’abisso fiscale. Scrive Gianni Riotta:
“L’economia migliora, pur troppo piano, un rapporto di Wall Street sintetizza: «Comunque vadano le elezioni l’economia crescerà nei prossimi quattro anni. I consumatori tornano a comprare dopo avere ridotto il debito personale ai minimi dal 2003. I prezzi delle case risalgono dopo il meno 30 per cento dal record 2006. Le banche concedono prestiti dopo avere puntellato il capitale per oltre 300 miliardi dal 2009. Il boom dello “shale gas” continua». Tutto bene dunque? No, il deficit di un trilione di dollari è considerato dagli esperti del Council on Foreign Relations, «insostenibile», bisognerà ridurlo, ma come, visto che Casa Bianca e Congresso non sanno mai né contrarre le spese, né aumentare le tasse e neppure discutere insieme?”
Il Sole 24 Ore: “Via alla «stretta» sugli statali”. Deficit zero (per crescere). Editoriale di Guido Tabellini:
“Entro fine febbraio dovrà essere approvata la legge quadro che renderà operativo il principio del bilancio in pareggio nel nostro ordinamento. Così è scritto nella recente riforma dell’articolo 81 della Costituzione. Come sarà impostato il provvedimento? Nonostante la complessità del l’argomento e le scadenze ravvicinate, se ne sa ben poco. Eppure è un passaggio fondamentale per rassicurare i mercati che il rigore di bilancio resterà una priorità inderogabile anche nella prossima legislatura. Uno dei nodi più delicati è l’istituzione presso le Camere di un organismo indipendente che, in base alla nuova legge costituzionale, dovrà analizzare e verificare i conti pubblici per valutare il rispetto delle regole di bilancio”.








