Entico Letta. Attributi e tg. Paolo Ojetti: “Tutto un girar di palle”

Enrico Letta: Palle e attributi hanno dominato i Tg

Enrico Letta e i telegiornali. Tutto un girar di palle” è un delizioso articolo di critica televisiva di Paolo Ojetti per il Fatto:

Assodato che quelle di Enrico Letta sono d’acciaio, le suddette palle sono rimbalzate da un telegiornale all’altro in modo non dissimile dalle sfere dei vecchi flipper.

A volte il bumper si è acceso e ha concesso punti, altre volte è rimasto inerte e deludente. Le palle italiche hanno cominciato a rotolare dal pomeriggio di giovedì 7 novembre.

Il pudico Francesco Giorgino le ha ignorate, ma Giorgione Balzoni non ha lasciato spazio a dubbi genetici:

“Sì, ho le palle d’acciaio, ha detto il premier”.

Come pretendere che dal Tg2 Nadia Zicoschi afferrasse l’argomento con altrettanta audacia? Infatti le palle sono state subito declassate ad “attributi”, sebbene l’eufemismo sia stato qualificato come “colorito”.

Il più diretto, il meno infingardo targato Rai è stato Riccardo Chartroux dal Tg3:

“Letta dalle palle d’acciaio”,

ha scandito, guardando diretto in telecamera uno, con un alcunché di colleganza complice.

Fuori dal cerchio magico della Rai, Mediaset ha dimenticato le palle e preso alcuni buchi.

Il Tg4 non ha riferito di palle in nessuna edizione. Nemmeno di sfere e neanche di oggetti purchessia tondeggianti. Sono rimasti sempre “attributi” la cui esistenza è stata persino messa in dubbio nella giornata di venerdì da Francesca Romanelli:

“Mai pronunciata la famosa frase sugli attributi”,

una smentita al testosterone, un ritorno al mosciume non richiesto e – alla fine – umiliante.

Inarrivabile la pruderie del Tg5. Zero palle e molta Imu prima del diluvio di servizi su Berlusconi e sulla “ritrovata unità del partito sotto la bandiere di Forza Italia”, affermazione che fa anche più ridere di riferimenti goliardico-testicolari.

A meno che non si intenda come messaggio subliminale quello della conduttrice del Tg5, Elena Guarnieri:

“Letta è alle prese con due grossi nodi da sciogliere”.

Attenzione, perché i nodi spesso vengono tagliati (Gordio insegna) senza ritorno.

Il più serio di tutti è stato senz’altro Enrico Mentana:

“Il premier Letta si attribuisce il titolo di palle d’acciaio per la sua forza nelle avversità”.

Però all’attento osservatore di telegiornali non è sfuggito il contesto: Mentana ha esitato a lungo, poi ha fatto scivolare lo sguardo in basso (ci vorrebbe uno psicanalista) e infine si è pronunciato.

Non dimenticato nemmeno Renato Brunetta: “All’Ilva gliele fonderebbero”.

Più semplice l’operazione di Sky Tg24. Lì le palle di Enrico Letta hanno mulinato per ore. A rullo.

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Marco Benedetto