
ROMA – Svanito il taglio al cuneo fiscale, la mini Imu raddoppia e spunta il taglio lineare delle detrazioni fiscali, scrive Libero: “Lโaumento degli acconti Ires-Irap vanifica i benefici per le aziende introdotti dalla leggeย di Stabilitร . Passano da 200 a 400 milioni gli incassi previsti dallโimposta immobiliare”.
L’articolo di Sandro Iacometti:
Si fa irto di ostacoli, e cupo per i contribuenti, il percorso del governo dei prossimi mesi, che sembra ormai inghiottito in una spirale di tasse e coperture senza uscita. La brutta notizia per le imprese arriva dalle categorie, che si sono fatte due conti dei vari prestiti forzosi disposti dal ministro dellโEconomia, Fabrizio Saccomanni, per far tornare i conti. Secondo la Cgia di Mestre la clausola di salvaguardia del decreto sulla prima rata dellโImu, che ha fatto lievitare gli acconti Ires e Irap dal 101 al 102,5% avrร un impatto medio sulle societร di capitale di poco superiore ai 1.200 euro. Il gettito aggiuntivo di questโul – tima maggiorazione, secondo lโanalisi di Confcommercio in collaborazione con il Cer, sarร di 667,5. Se a questo si aggiungono gli incrementi giร decisi nei mesi precedenti, a partire dallโaumen – to dellโacconto Ires per coprire lo slittamento trimestrale dellโIva a giugno, si arriva ad oltre 1,1 miliardi di euro. Il risultato รจ che il taglio del cuneo per le imprese, che ammonta appunto ad un abbassamento dei premi Inail di un miliardo di euro, ยซviene completamente azzeratoยป.
In pratica, spiegano da Confcommercio, ยซalle imprese viene chiesto di anticipare alle casse pubbliche il beneficio fiscale che riceveranno il prossimo annoยป. Per il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, queste misure ยซci fanno pensare che il governo รจ distratto piรน dai temi di cronaca elettorale cheย concentrato sul futuro del Paeseยป. La beffa per le aziende sarร seguita a stretto giro da quella per i proprietari di casa. La cifra esatta che dovranno sborsare i contribuenti chiamati di nuovo alla cassa con il pasticcio della mini Imu si saprร soltanto il 9 dicembre, quando saranno pubblicate tutte le delibere dei Comuni relative allโaumento delle aliquote rispetto a quella ordinaria del 4 per mille. Ma le stime che circolano nelle ultime ore non promettono nulla di buono. Stando ai calcoli certificati dal Tesoro (basta prendere il documento presentato la scorsa estate da Saccomanni sulla tassazione immobiliare) nel 2012 lโextragettito degli enti territoriali si รจ attestato a 600 milioni di euro. Se si aggiungono i 400 milioni stimati dallโAnci per i rincari del 2013, si arriverebbe a1 miliardo. Il che significa che la quota a carico dei proprietari passerebbe dai 200 milioni di cui si รจ parlato finora a 400 milioni. Il doppio esatto.
La speranza รจ che abbia ragione il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, che ieri ha ribadito lโintenzione del governo di trovare una soluzione, continuando a parlare di 250 milioni. Il sottosegretario allโEconomia, Pier Paolo Baretta, invece, ha spiegato che a gennaio si pagherร una bazzecola tra lo0,40 e lo0,80 per mille.Il che, perรฒ, se calcolato sullโimponibile medio Imu sulla prima casa nel 2012 (85mila euro) dร un valore tra i 34 e i 68 euro in media. Ovvero, moltiplicando per i 10 milioni di case, un gettito complessivo tra i 340 e i 680 milioni. Una delle ipotesi che sta prendendo corpo per sterilizzare lโaumento รจ quella di utilizzare i 500 milioni stanziati nella legge di stabilitร per finanziare le detrazioni sulla Tasi. Lโultimo spettro che si aggira sullatestadei contribuentiรจquello del taglio lineare delle detrazioni fiscali. Un appuntamento che sembrava lontano, ma che, ora, in assenza di notizie rassicuranti, inizia a spaventare. La tagliola, cosรฌ come previsto dalla legge di stabilitร , salvo modifiche che potrebbero arrivare durante lโesame alla Camera, scatterร il 31 gennaio, ovvero tra meno di due mesi, con lโabbassamento dellโaliquota prevista per la detrazione Irpef di alcune spese (interessi sui mutui, spese mediche) dal 19 al 18%. Lโal – ternativa รจ che il governo recuperi entroquelladata 500milionidalla razionalizzazione dei bonus fiscali o dai tagli di spesa. Anche se la novitร di ieri, con la Camera che ha iniziato lโesame della legge di stabilitร ,รจche tuttelerisorsederivanti dalla spending review dovranno alimentare un fondo per irrobustire il taglio del cuneo.
