Libero: “Cancellieri graziata. Ma Berlusconi prende 6 anni”

Berlusconi (LaPresse)

ROMA – Due giorni, due pesi e due misure. Ci voleva la distanza ravvicinata per rendere ancora più evidente la disparità di trattamento tra Silvio Berlusconi e Annamaria Cancellieri.

Scrive Francesco Borgonovo su Libero:

“Ieri i giudici del Tribunale di Milano hanno reso note le motivazioni della condanna dell’ex premier a sette anni per concussione e prostituzione minorile. Per la precisione, il reato che comporta la condanna più pesante è la concussione per costrizione, per cui il Cavaliere si è preso sei anni. Il motivo è universalmente noto: la famosa telefonata di Berlusconi in Questura allo scopo di far affidare Ruby Rubacuori all’allora consigliera regionale lombarda Nicole Minetti.

E qui viene il bello. Primo fatto singolare: i funzionari di polizia che avrebbero subìto le indebite pressioni del Cav hanno tutti negato di essere stati concussi. Di più: Giorgia Iafrate, colei che dispose il rilascio di Ruby, ha pure negato di sapere che a telefonare fosse stato Berlusconi. Quindi non ci sono i concussi, però la concussione c’è lo stesso. Vabbé. Secondo fatto singolare. Nelle motivazioni della condanna, i giudici ci tengono a rilevare «la sproporzione tra l’intensità e la costrizione» da parte di Silvio «rispetto allo scopo avuto di mira, nel caso di specie il rilascio di una prostituta di 17 anni» (…)

Non è intervenuta per far rilasciare una prostituta di 17 anni che non si trovava agli arresti. Ha chiamato il Dap – il dipartimento che controlla i penitenziari – dopo essere stata informata delle condizioni di Giulia Ligresti. Una che non avrebbe dovuto stare in carcere, considerate le sue condizioni di salute, ma che al momento dei fatti era indagata. E lo era nell’ambito del caso Fonsai, che tanto piccolo non è, visto che si parla di 600 milioni di euro di buco. Senza contare i numerosi risparmiatori che hanno perso soldi, e tralasciando il fatto che il fratello della Ligresti è tuttora ben sistemato in Svizzera, lontano dalle patrie galere. Chiama la Cancellieri, e scarcerano la Ligresti. Chiama Silvio, e vogliono incarcerare lui. Sorprendente. Se chiama la Cancellieri, la telefonata allunga la vita (politica e ministeriale).

Se chiama Silvio, la telefonata allunga la pena. Chissà se avesse chiamato in Questura per qualcosa d’importante: al Cavaliere avrebbero dato minimo l’ergastolo. E scommettiamo che la Cancellieri non avrebbe fatto neppure uno squillo per tirarlo fuori.”

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FIlippo Limoncelli