ROMA – Finmeccanica chiude con successo due partite giudiziarie che gettavano più di un ombra sul programma di risanamento preparato dal nuovo amministratore delegato, Alessandro Pansa.
La Borsa che evidentemente aveva avuto qualche sentore ha spronato il titolo al rialzo fin dalla mattina. A fine giornata il guadagno totale è del 6,26% a 6,96 euro.
Scrive Nino Sunseri su Libero:
A fare da carburante le indiscrezioni che rimbalzavano dalle aule giudiziarie. Ad Amsterdam è stata chiusa una transazione con le ferrovie olandesi che riguardava una fornitura di treni da parte di Ansaldo Breda. A Milano, ed è certamente la notizia più importante, il Tribunale ha respinto le richieste del governo indiano che voleva incassare la maxi-penale (278 milioni) per la mancata fornitura di 12 elicotteri Agusta Westland: il contratto è stato interrotto perché l’ex amministratore delegato del gruppo Giuseppe Orsi e l’ex-amministratore delegato di AgustaWestland Bruno Spagnolini avrebbero pagato una tangente per ottenere la fornitura. I due manager sono sotto processo per rispondere di queste accuse.
Ad Amsterdam la controversia è stata chiusa con un sostanziale divorzio: il gruppo italiano si riprenderà indietro i treni e restituirà i 125 milioni incassati. I convogli, forniti lo scorso anno, hanno mostrato difficoltà di adattamento alle condizioni climatiche del Nord-Europa: «L’accordo risulta vantaggioso per entrambe le parti che eviteranno lunghi e dispendiosi procedimenti giudiziali» avverte una nota. Breda annuncia che ora conta di trovare nuovi clienti per questi treni. Alessandro Pansa, apprezza il fatto che la transazione abbia risolto una vertenza complessa che si sarebbe potuta trascinare a lungo. «Il riconoscimento da parte delle ferrovie olandesi della validità industriale dei treni prodotti da Ansaldo Breda contribuisce a salvaguardare la reputazione della società». Tuttavia a questo punto è meglio dare un colpo d’acceleratore alle trattative per cedere l’azienda. Tanto più che la sua attività in campo ferroviario è lontana dagli interessi principali di gruppo concentrati sull’aviazione e sui sistemi di difesa Molto più rilevante il successo ottenuto a Milano.
Finmeccanica, difesa dallo studio Cleary Gottlieb Steen & Hamilton, ha vinto il primo round contro il governo indiano. Il tribunale di Milano ha respinto la richiesta di New Delhi che, oltre a rompere il contratto, chiedeva anche il pagamento di una penale di 278 milioni (circa la metà dell’intera commessa che valeva 560 milioni). «Il Tribunale – avverte Finmeccanica – ha riconosciuto il carattere manifestamente abusivo dell’escussione delle garanzie effettuata dal ministero della Difesa indiano, stante la genericità delle contestazioni in relazione a presunti e non specificati inadempimenti contrattuali » (…)