
ROMA – “In seguito ai danni del 2010 – scrive Paolo Emilio Russo di Libero – Franceschini si scagliรฒ contro Bondi: deve andarsene. Ma dopo quelli di questi giorni, ora che il ministro della Cultura รจ lui, rimane attaccato alla poltrona”.
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ย Chi la fa lโaspetti, diceva il vecchio adagio. E chissร se Dario Franceschini quando chiese pomposamente in Aula le dimissioni dellโallora ministro della Cultura Sandro Bondi per alcuni crolli a Pompei, poteva immaginarsi che un giorno si sarebbe ritrovato nella medesima situazione.
Da tre giorni, infatti, sono rico- minciatii crollinellโarea deglisca- vi archeologici: uno sabato, uno domenica, uno ieri mattina. La pioggia ha sgretolatoalcune rovi- ne e,in particolare, il murodi una bottega suVia di Nola,nella Regio V, insula 7. Lโarea รจ stata immedia- tamente chiusa al pubblico e tran- sennata, ma il danno cโรจ e, con ogni probabilitร , รจ irreparabile. La responsabilitร รจ deimancatiinve- stimenti, dei restauri fermi, della mala gestione, oltre che del mal- tempo. Ma il neo ministro dei Beni Culturali, soltanto quattroanni fa, riteneva che di fronte ad accadi- menti come questi vi fosse una ยซresponsabilitร oggettivaยป del tito- lare del dicastero. Lโ11 novembre 2010, meno di tre anni fa, lโallora capogruppo democratico a Montecitorio pri- ma sottoscrisse una mozione di sfiduciacontro ilministroforzista ecomponente delgoverno diSil- vio Berlusconi, poi intervenne alla Camera dei deputati per chieder- ne ufficialmente le dimissioni: ยซPenso che il ministro debba prendere attoche lamaggioranza di questโAula ha chiesto un suo gesto di responsabilitร attraverso le dimissioni. Se questo non av- verrร , e sarebbe veramente stra- no, dovremo prendere le iniziati- ve necessarieยป. Lโalloraministro, attualesena- tore e fidatoconsigliere del Cava- liere, veniva accusato di essere il responsabile del crollo della โ . ScholaArmatorum, dettadeiGla- diatori.Riuscรฌa resistereerispose cosรฌ alleaccuse: ยซChiederele mie dimissioniรจ unattopoliticamen- te e moralmente ingiustoยป. Il partito dellโattuale titolare dei Beni culturaliper laveritร nonera solo nel criticare Bondi: anche PierFerdinando CasinidellโUdc e Fli, il partito di Gianfranco Fini, misero nel mirino il ministro. Il neo ministro Franceschini, che hapreso possesso deisuoi uf- fici da quasi diecigiorni, perรฒ, sta- volta vuol soprassedere. E di Pom- pei ieri ha parlato soltanto in un tweet dedicato alla vittoria agli Oscardel filmLa grandebellezza: ยซNella notte Sorrentino vince lโOscar e crolla un altro muro a Pompei. ร una lezione: credere nella nostra bellezza e tutelarla con orgoglioยป,scrive. Tantobasta ai forzistiper chiedergli chedia le dimissionio, almeno,chiedascu- sa. ยซOnestร intellettuale e coeren- za dovrebbero indurre il ministro a dimettersi immediatamenteยป, dicela deputataazzurra ElviraSa- vino. Il Mattinale, organo del gruppo parlamentare di Forza Ita- lia, si accontenterebbe delle scu- se: ยซNoi non le chiederemo di- chiarazioni โvolte ad asserireโ la sua personale responsabilitร nei trecrolli,comelei lachieseaSan- dro Bondi. Siamo perรฒ certi che, siccome lei รจ uomo perbene, chie- derร scusa per l’ingiustizia com- messa nei confronti del suo pre- decessoreยป. Almeno le scuse. ยซSe non dovesse arrivare una ยซparola di scusaยป, iparlamentari azzurri si impegnano a fare ยซogni giorno i conti di crolli e sfaldamenti di qualsivoglia sitostoricoยป. Difficile che Franceschini, esponente de- mocratico importante e capo di unagrossacorrente Pd,possada- re la colpa a qualcun altro. Prima di lui,infatti, la poltronaera occu- pata da un altro dem, seppur di orientamento dalemiano. ร stato Massimo Bray, dopo un lungo bracciodi ferrocon ilsottosegre- tario allaPresidenza delConsiglio Filippo Patroni Griffi, a nominare allโinizio di dicembre un diretto- re-commissario straordinarioper Pompei.Si trattanientemenoche diun generaledellโArma, Giovan- niNistri. Glistrumenti perlavora- re dovrebbe averli: stipendio di 100.000 euro lordi e 20 dipendenti e cinque esperti a disposizione.
