ROMA – La “colpa” dei danni causati dal ciclone in Sardegna è di Silvio Berlusconi. Questo secondo Marco Gorra di Libero quotidiano è il pensiero che circola tra gli “sciacalli” giornalisti che dall’Unità e la Repubblica accusano il leader di Forza Italia della devastazione. Colpa che deriva dall’aver scelto la Costa smeralda come meta delle sue vacanze e case estive e di “aver messo” alla conduzione della città di Olbia il medico “di mamma Rosa”, Settimo Nizzi.
Marco Gorra su Libero parla degli “sciacalli del ciclone” che danno “la colpa Silvio”:
“E dire che lo scarico collettivo della colpa sul Cavaliere espiatorio per una volta era partito in sordina. Certo, non c’era giornale che non avesse adempiuto l’obbligo di intervistare un tizio famoso originario della regione in questione per fargli dire che è colpa del cemento selvaggio: una spanna sopra tutti l’Unità nel dare voce a Paolo Fresu, noto trombettista jazz che rivela insospettate competenze macro-economiche spiegando che «la Sardegna è il simbolo di un capitalismo da ripensare», nientemeno”.
Se Michela Murgia su la Stampa si è limitata ad un “non è stata una fatalità”, scrive ancora Gorra, il meglio lo dà il gruppo Espresso:
“Dove finalmente si compie il salto di qualità e si procede all’individuazione del colpevole, quello a nome Silvio. La maggiore reattività, al solito, la si registra al comparto satira: già nell’edizione cartacea di ieri mattina, infatti, Repubblica ospitava la seguente vignetta di Ellekappa. Prima tizia: “Il dramma della devastazione del territorio”. Seconda tizia: “Basta un fenomeno meteo estremo e vengono giù vent’anni di Cosca Smeralda”. Ora, del fatto che nell’alluvione la Costa Smeralda non abbia subito danni di alcuna rilevanza ovviamente non importa a nessuno: la Costa Smeralda è dove vanno Berlusconi e i suoi amici (da cui l’originale calembour costa-cosca), è dove ci sono i villoni dei ricchi, è dove si annidano coloro che, nella visione del mondo progressista, sono i responsabili materiali forse no, ma morali sicuramente sì, del disastro”.
Anche Lucia Annunziata con l’Huffington Post rincarano la dose:
“Il quale si rende responsabile di un’operazione a suo modo esemplare. Fase uno: copiare i passaggi salienti di un servizio apparso sul Sole24Ore circa «i dieci anni che hanno cambiato il borgo» di Olbia e sulla recente storia urbanistica della città. Fase due: sbatterli in apertura corredati da iconica foto di devastazione. Fase tre: titolare a tutto caps lock “Le colpe dell’ex sindaco di Olbia (e medico di mamma Rosa)”.
E l’ex sindaco Settimo Nizzi diventa “la lettera scarlatta”:
“Curava mamma Rosa, che altro vi aspettate da uno così? L’operazione, come detto, è esemplare. Dipinge un quadro che è esattamente quello bramato dal lettore antiberlusconiano: il Cavaliere che omaggia l’ennesimo sodale con l’ennesima carica pubblica, il sodale che si dimostra gretto e incapace (e se era amico di Berlusconi mica poteva essere una brava persona, d’altra parte), l’incolpevole cittadinanza che paga il tributo di sangue alla criminosa insipienza dell’amministrazione berlusconiana”.
Insomma per Gorra gli sciacalli si sono accaniti contro Silvio, non tenendo conto che il maltempo non dipende dal volere umano:
“Un teorema che non tiene in alcun conto la realtà, tipo il fatto che su Olbia è caduta in appena mezza giornata la pioggia che fa in sei mesi in tutt’Italia oaltre simili quisquilie meteorologiche. A meno che, si capisce, domani non spunti fuori qualcuno a dire che in realtà le nuvole le telecomanda Berlusconi”.