
ROMA – “Ora che si profila una guerra al Califfato libico – con possibili morti tra i nostri – sarร bene fare chiarezza su chi li avrร sulla coscienza – scrive Giancarlo Perna di Libero – Siamo tutti dโaccordo, mi pare, che la situazione รจ degenerata con le false primavere arabe e, nel caso libico, con la caduta di Gheddafi. Pacifico anche che la fine violenta del rais va attribuita al francese Sarkozy, agli inglesi e al Nobel per la pace, Obama”.
L’articolo di Giancarlo Perna: Il ruolo dellโItalia รจ stato minore ma il piรน masochistico. Combattendo Gheddafi ci demmo la zappa sui piedi poichรฉ, grazie a lui, avevamo in Libia una posizione privilegiata a cominciare dagli interessi energetici. Col rais stipulammo nel 2009 un trattato di amicizia che, seppellendo i rancori coloniali, ci aveva dato lucrosi appalti e lโaccordo sul freno alle immigrazioni dalle coste libiche verso Lampedusa. Infilandoci, anzichรฉ opporci, nel raid del 2011, perdemmo allora i nostri vantaggi e rischiamo oggi la guerra. Due giorni fa, Massimo deโ Manzoni ha detto benissimo che, se siamo a questo punto, molto ricade sulla sinistra politica e giornalistica nostrana. Costoro, appena fiutano moti popolari, si schierano automaticamente con gli insorti. Alla testa degli eccitati si mise addirittura Giorgio Napolitano per il riflesso pavloviano tipico degli ex comunisti: appannare le proprie origini col pronto allineamento alle posizioni Usa. Detto tutto questo, ricordo perรฒ che anche il centrodestra fu della partita. Ha, anzi, maggiori responsabilitร poichรฉ il governo era il suo. Protagonista di quei sette mesi – marzo 2011 (inizio dellโoffensiva alleata), 21 ottobre (grassazione del rais) – รจ stato il ministro degli Esteri, Franco Frattini. Fu il motore dellโimpegno bellico italiano, lโanima nera di Silvio Berlusconi, il ventriloquo di Napolitano. Tutti sanno che Berlusconi ha perseguito per anni rapporti di buon vicinato con Gheddafi. A realizzarne il desiderio รจ stata la Farnesina guidata da Frattini. Fu lui a ricevere, il 29 agosto 2010, il rais a Ciampino con un picchetto dโonore, dicendo: ยซGheddafi รจ un leader importante per tutto il Medio Orienteยป. Gelรฒ le opposizioni, che rumoreggiavano per lโaccoglienza, definendole: ยซGente che non conosce nรฉ la politica estera, nรฉ gli interessi dellโItaliaยป. (…)ย Insomma, demonizzรฒ il Colonnello per farsi bello con noi. Questo รจ Frattini (…).
