
ROMA – Nessuno vuole la salma di Priebke. Non lo vogliono a Roma, non lo vogliono ad Albano laziale, non lo vogliono a Berlino e neanche in Argentina. Eppure, scrive Capone su Libero, in Italia รจ sepolto anche Karl Hass, anch’egli condannato per le Fosse Ardeatine, ma “nessuno ha fatto le barricate”.
Ecco l’articolo:
Castel Gandolfo รจ una localitร dei Castelli romani conosciuta in tutto il mondo per essere da secoli la residenza estiva dei Papi. Nel cimitero comunale, in un angolo sulla sinistra, cโรจ un loculo curato sul quale vengono periodicamente deposti fiori freschi. ร la tomba di Karl Hass, il maggiore Hass. La sua storia รจ strettamente intrecciata a quella del suo sottoposto, il capitano Erich Priebke. Insieme hanno eseguito la strage dei 335 innocenti alle Fosse Ardeatine, entrambi hanno sparato ยซeseguendo gli ordini di Kapplerยป e ยซper dare lโesempio ai soldatiยป. Sono stati a lungo fuggitivi e si sono anche incontrati in Italia durante la latitanza.
I loro destini si sono incrociati di nuovo al processo di Priebke in cui Hass รจ stato prima suo accusatore,poi testimone difensore e infine come lui condannato allโergastolo. Come il capitano ha scontato la pena ai domiciliari, in una casa di cura a Castel Gandolfo, dove si รจ spento nel 2004, a 92 anni. Solo che a differenza di Priebke ha una tomba. La vicenda della sua morte รจ stata gestita inmaniera diversa, piรน razionale e meno emotiva,sia da parte delle istituzioni civili che religiose. Non ci sono stati scontri tra manifestanti, crisi internazionali, non รจ stata offesa la memoria delle vittime nรฉ celebrato un boia nazista. Non รจ stato calpestato il fondamento democratico della Repubblica, ma mostrata pietร nei confronti del corpo di un nemico, senza per questo dimenticare i suoi crimini. Anche allora protagonista della vicenda fu,suo malgrado, Agostino Vallini, ora cardinale vicario di Roma e allโepoca vescovo di Albano, che, pur senza concedere la chiesa, permise ad un prete amico di Hass di celebrare il funerale nel cimitero di Castel Gandolfo.
La cerimonia fu fatta alla presenza di pochi familiari e con il controllo di poliziotti in borghese, senza incidenti o strascichi polemici. Nel caso di Priebke tutto ciรฒ non รจ avvenuto perchรฉ sia la Chiesa che il Comune di Roma e la prefettura hanno avuto come preoccupazione principale quella di non apparire ยซcollaborazionisti ยป di un cadavere, alimentando un problema che invece dovevano risolvere. Forse la storia di Hass รจ finita diversamente anche perchรฉ nel tempo ha tenuto un profilo piรน basso di Priebke e non ha lasciato testamenti infuocati. Ciรฒ non toglie che storicamente la sua sia una figura piรน rilevante di quella di Priebke. La storia delmaggiore ยซOdioยป – questa รจ la traduzione del termine tedesco ยซhassยป – รจ un filo nero che carsicamente collega le Fosse Ardeatine alla strategia della tensione.
A differenza di Priebke che sparisce dallโItalia rifugiandosi in Argentina, Hass continua a vivere nel nostro Paese, collaborando con le nostre istituzioni. Nel dopoguerra lโex spia nazista viene arruolata dai servizi segreti americani e italiani, che gli forniscono una nuova identitร : Rodolfo Giustini. Si nasconde in un convento, fa scappare allโestero diversi ricercati nazisti, fugge a sei arresti, resta fuori dal processo Kappler e collabora coi servizi fino al โ53, anno della sua morte. Sรฌ, perchรฉ Hass-Giustini riesce a farsi dichiarare morto, per dieci anni gira la penisola per recuperare i cadaveri dei soldati tedeschi per conto della Germania. Coltiva legami con lโestrema destra e i servizi durante la strategia della tensione. PoiHass diventa attore e ottiene una parte ne La caduta degli dei del comunistissimo Luchino Visconti vestendo i panni di una SS, un ruolo che evidentemente gli viene bene.
Col suo vero nome gestisce un cimitero di soldati tedeschi in provincia di Catania e riceve due pensioni, una tedesca e una dallโInps, fino alla morte, quella vera. Negli anni โ80 i giudici lo cercano perchรฉ pare sappia molto sullโoro della Banca dโItalia trafugato dai nazisti, ma nonlo trovano anche se vive tranquillamente in via Gramsci ad Albiate, in provincia di Milano, col suo vero nome sul citofono. I poliziotti bussano alla sua porta solo nel โ96, quando Priebke lo tira in ballo, ma non cโรจ, รจ scappato in Svizzera tre ore prima della visita. Tratta con le autoritร la sua consegna e si presenta spontaneamente ai pm nella veste di accusatore dellโex amico Erich, ma la sera prima della deposizione ci ripensa e cerca di scappare gettandosi dal balcone di un hotel. Cade e si procura cinque fratture, ma sopravvive ancora una volta. ร lโultimo tentativo di fuga prima della condanna a vita, da scontare in una casa di riposo. Ma Hass non รจ lโunico criminale nazista sepolto in Italia. Cโรจ anche Michael ยซMishaยป Seifert, il boia di Bolzano, la cittร in cui ha torturato e ucciso almeno diciotto civili. Seifert viene condannato allโergastolo nel 2000, ma lโestra – dizione dal Canada arriva solo nel 2008, quando viene trasferito nel carcere militare di SantaMaria Capua Vetere. Muore due anni dopo in un ospedale a Caserta e viene seppellito nel cimitero civile di Santa Maria Capua Vetere. In tutto sono cinque le SS condannate allโergastolo in Italia: Herbert Kappler, Walter Reder, Erich Priebke, Karl Hass e Michael Seifert. Due, Kappler e Reder, sono deceduti e seppelliti allโestero e due, Hass e Seifert, sono morti e sepolti nel nostroPaese. Solo il cadavere di Priebke continua a girare per lโItalia. Forse รจ il momento di seppellirlo edi sotterrare con quel corpo tante inutili polemiche.
