
ROMA – Luisa Todini attacca i giornalisti della Rai e anche il consiglio di amministrazione della Rai e trova al suo fianco un paladino del calibro di Vittorio Feltri.ย Luisa Todini, che รจ stata nominata presidente di Poste Italiane e sull’onda della polemica per il ricorso contro il Governo ha colto la palla al balzo e si รจ dimessaย รจ stata intervistata in tv da Lucia Annunziata.
L’articolo di Huffington Post:
“Alcuni dei giornalisti Rai amano stare seduti sulla propria sedia a esercitare potere. C’รจ sicuramente del corporativismo”. Luisa Todini, presidente di Poste Italiane e consigliere dimissionario del cda della Rai, attacca la Rai a ‘In 1/2 h’ da Lucia Annunziata. Ma l’ex consigliera non si limita a criticare i giornalisti, spara a zero anche contro i suoi ex colleghi del Cda e si schiera al fianco di Matteo Renzi. “Il suo – dice – รจ il governo del fare. ร chiaro che la scelta del Cda Rai di fare ricorso contro i 150 milioni di tagli disposti dal governo per la Rai รจ un voto contro la sua politica decisionista”.
“Mi auguro che il governo faccia presto una riforma della Rai rendendo questa azienda una Spa vera e che il premier Renzi colga l’occasione delle mie dimissioni per fare un po’ di piazza pulita intesa come modifica dei meccanismi di governance che a volte sono folli come nel caso dei diversi poteri maggiori per i consiglieri minori per il direttore generale” (…)
Oltre a Verro interviene anche l’Usigrai. “Nuove fonti di nomina e risorse certe per la Rai Servizio Pubblico. E’ un fatto positivo che dopo tanto parlare, si inizia a entrare nel merito, si cominciano a vedere progetti”, sottolinea in una nota l’esecutivo Usigrai commentando le indiscrezioni pubblicate su Repubblica sulla riforma Rai a partire da gennaio, con un cda smart a 5 membri, un amministratore delegato per un’azienda trasformata in spa, un canone a 65 euro in bolletta elettrica nella dichiarazione dei redditi.
“Ora ci auguriamo che dalle indiscrezioni si passi rapidamente ai disegni di legge, per poter leggere e valutare con attenzione i testi, e avviare il dovuto confronto dentro e fuori le aule parlamentari, a partire da quello con le parti sociali. In passaggi cosรฌ delicati bisogna evitare i rischi dell’accentramento dei poteri nelle mani del governo o delle maggioranze parlamentari di turno. Saranno quindi indispensabili fonti e quorum qualificati”, conclude il sindacato Rai.
L’articolo di Vittorio Feltri:
La critica di Todini a onor del vero non era rivolta all’intera categoria stipendiata dall’ente di Stato, ma a una parte di essa che si รจ distinta negli anni nella sponsorizzazione di questo o di quello schieramento, cosa che non si puรฒ negare essendo evidente che vari iscritti all’Ordine, e dipendenti del colosso mediatico, non sempre usano il proprio cervello nel dare e commentare le notizie, bensรฌ quello dei loro referenti politici.
E non potrebbe essere diversamente, visto i criteri con cui lorsignori sono selezionati. Criteri ispirati al famigerato manuale Cencelli, adottato decenni orsono e di fatto mai tramontato, benchรฉ nessuno vi faccia piรน cenno, forse per pudore. Non รจ una nostra illazione malignazza, ma storia del costume italiano, a scrivere la quale contribuรฌ in tono faceto Enzo Biagi, assai amato dalla sinistra, considerato un santone della Rai e, in genere, da chi svolge il nostro vituperato mestiere. Biagi diceva che, quando si trattava di assumere alcuni cronisti nella prima azienda culturale del Paese, la procedura era questa: mettiamo a libro paga un democristiano, un comunista, un socialista e, se avanza un posto, diamolo a uno bravo.
Non รจ un mistero che il reclutamento avvenga ancora nel modo descritto, anche se di recente รจ stato indetto un concorso formalmente aperto a tutti ma, in pratica, chiuso a chiunque non sia paraculato, per usare un linguaggio giovanile. Non fosse cosรฌ, certe carriere folgoranti non si spiegherebbero.
La situazione in viale Mazzini รจ questa, e ciรฒ รจ di dominio pubblico: per entrare nelle sacre stanze dove si compilano notiziari e si preparano servizi radiotelevisivi occorre affidarsi a un padrino politico, altrimenti si rimane fuori a girare i pollici, anzichรฉ filmati da mandare in onda. Eppure il discorso pronunciato da Luisa Todini ha sollevato scandalo e reazioni indignate. Ha protestato l’Usigrai, il sindacato interno, e ha protestato con veemenza Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine nazionale dei pennini. Rimostranze scontate, scattate piรน per dovere d’ufficio che per convinzione.
In effetti รจ universalmente noto come i redattori Rai proteggano il possesso della scrivania e i ruoli cui รจ collegato il potere assegnato a coloro che li ricoprono. Tant’รจ che alla proposta di unificare i tre attuali telegiornali (che sono mediocri e la fotocopia l’uno dell’altro), allo scopo di produrne uno solo di alta qualitร , i giornalisti hanno organizzato una sollevazione, bocciando sul nascere l’intelligente piano. Perchรฉ i 1.600 colleghi (diconsi 1.600) si sono ribellati? Elementare, Watson. Ciascuno di essi si batte alla morte per conservare la posizione acquisita, con privilegi annessi. L’analisi di Todini รจ dunque perfetta, pertanto si capisce che sia giudicata provocatoria, inaccettabile, da rinviarsi al mittente.
E pensare che il bilancio aziendale รจ raggelante, specialmente se confrontato con i consuntivi di imprese del settore. Qualche esempio. La Rai ricava ogni anno 2 miliardi e 890 milioni e spende il 35 per cento del fatturato per stipendiare 13.000 dipendenti, di cui oltre 11.000 in pianta stabile. Mediaset incassa 4 miliardi e 200 milioni e investe il 13 per cento nella retribuzione di 6.120 persone. Sky introita 2 miliardi e 800 milioni sborsando il 7 per cento per compensare 3.995 lavoratori.
I numeri sono piรน fedeli delle fotografie, riflettono sempre la veritร . Leggeteli un paio di volte e vi accorgerete che la Rai, pur con tutto il rispetto che merita, รจ un refugium peccatorum in cui spiccano l’abilitร nello spreco di denaro e l’incapacitร di guadagnarne proporzionalmente al pletorico organico. C’รจ un’aggravante: il portafoglio Rai oltre ai proventi della pubblicitร , si avvale del canone (circa 1 miliardo e mezzo). Come si fa a prendersela con Luisa Todini?
