
ROMA – “Il Grillo marino.” Questo il titolo dell’editoriale di Marco Travaglio per il Fatto Quotidiano. Errori e meriti di Beppe Grillo il giorno dopo le elezioni comunali, elezioni che hanno certificato un flop (piรน o meno ampio) del MoVimento 5 Stelle. Ecco uno stralcio dell’articolo:
“Ma anche alcuni meriti dei 5 Stelle aiutano a spiegare la batosta. E sarebbe assurdo negarli. 1) Se tre mesi fa avesse prestato sottobanco 15 senatori a Bersani per il suo demenziale governicchio di minoranza, o se poi si fosse imbarcato nellโimmondo carrozzone Letta-Alfano, il M 5 S si sarebbe guadagnato i favori dei giornaloni, della Rai e di mezza La 7, che ora non lo lincerebbero da mane a sera, non inventerebbero scandali inesistenti (tipo i delirii della cronista di Report sulla pubblicitร nel blog), non oscurerebbero la clamorosa rinuncia a 42 milioni di rimborsi elettorali, non lo accuserebbero di perder tempo a โparlare di scontriniโ o di essere come tutti gli altri. 2) Le battaglie e i consensi dei 5 Stelle hanno costretto gli elettori e i candidati del Pd a cambiare in meglio (il predatore migliora la specie predata): i primi, alle primarie, scelgono quasi sempre il piรน lontano dalla nomenklatura e piรน vicino alla societร civile; i secondi, una volta in lizza, si ingrilliscono vieppiรน rubando voti al candidato M 5 S. Pisapia a Milano, Doria a Genova, Renzi a Firenze, De Magistris a Napoli, Emiliano a Bari, Orlando a Palermo, Zedda a Cagliari, Serracchiani in Friuli. E ora Marino, che vince a Roma contro il Pd dellโinciucio (era per Rodotร ). Invece alle politiche cโera Bersani con tutto il cucuzzaro, e Grillo superรฒ il 25 %. Ieri, nel pieno della dรฉbรขcle alle comunali, i sondaggi nazionali davano M 5 S addirittura in ripresa al 24-25 %. Lโinciucio logora chi lo fa.”