
ROMA – Al confronto con Matteo Renzi, quando fu presidente della Provincia e poi sindaco di Firenze, che Marco Travaglio definisce “Matteo il Magnifico”, Ignazio Marino sindaco di Roma
“รจ un dilettante col braccino corto.ย Nel quinquennio alla Provincia (2004-2009), “Matteo il Magnifico”, spese con la Visa della Provincia la bellezza di 1milione di euro, di cui 70 mila in tre anni per trasferte negli StatiUniti (anche lui) e 600 mila in ristoranti, anche a botte di mille-duemila euro, per pranzi e cene giustificati (si fa per dire) con ricevute molto generiche e anche comiche: la scritta โpasto unicoโ sotto conti da 1.855,1.300 e 1.050 euro รจ roba da Pantagruel. Comunque la Provincia sborsava senza discutere: il capo gabinetto addetto alla firma, Giovanni Palumbo, seguรฌ Renzi al Comune e a Palazzo Chigi: meglio non lasciarlo mai solo”.
L’attacco di Marco Travaglio alle spese di Matteo Renzi “il MAgnifico” prosegue ricordando che
“il procuratore di Firenze che archiviรฒ varie denunce, dopo che il ministero dellโEconomia aveva evidenziato โgravi anomalieโ nelle spese della gestione renziana, andรฒ in pensione e fu subito ripescato come consulente del sindaco renziano Nardella.
I dati sulle spese di Renzi sindaco (2009-2013) sono invece un mistero, almeno per i dettagli: la Corte dei conti li sta esaminando da un anno e mezzo”.
Marco Travaglio si riferisce a una intervista condotta da Davide Vecchi del Fatto a Lino Amantini, proprietariodel ristorante fiorentino โDa Linoโ.
Lino Amantini ricorda le cene e le feste di Renzi
“con moglie, parenti e amici al seguito, e soprattutto le modalitร di pagamento: lโallegra comitiva se ne andava senza passare per la cassa perchรฉ lโordine era di inviare la fattura al Comune, che poi saldava tutto”.
Marco Travaglio osserva che
“puรฒ essere che lโoste ricordi male. Ma lo stesso si puรฒ dire degli osti che sbugiardano Marino sulle sue cene, peraltro costate ai contribuenti romani molto meno di quelle di Renzi ai fiorentini”.
Che farร a uesto punto Mateo Renzi? si chiede Marco Travaglio:
“”Sarร ingenuo come Marino e indicherร uno per uno i commensali tra ambasciatori, manager, dirigenti di onlus e preti per rivestire di โrappresentanzaโ le gaie tavolate?
Oppure farร come sempre, cioรจ non dirร nulla, rimettendosi alle sentenze definitive dei giudici penali e contabili (campa cavallo)?
Se sappiamo che Marino ha mentito, infatti, รจ perchรฉ ha avuto la malaugurata idea di rispondere, e per iscritto, a chi contestava le suespese. Se avesse fatto come Renzi e le altre reincarnazioni del Marchese del Grillo, nessuno gli rinfaccerebbe le bugie.Ma al massimo i silenzi”.
Marco Travaglio ricorda poi come Matteo Renzi non rispose alla domanda del Fatto sulle intercettazioni delle sue telefonate con il generale della Gdf Michele Adinolfi:
“Il Reticentedel Consiglio si cucรฌ la bocca”.
Marco Travaglio ricorda ancora quando i deputati del Movimento 5 Stelle presentarono unโinterrogazione alla Camera. Matteo Renzi
“mandรฒ la solita Boschi a raccontare frottole”,
in 4 punti:
1) โNelle conversazioni non รจ neppure citata lโipotesi di avvicendamento dellโallora premierโ Enrico Letta. Falso: Renzi ventilava con lโamico ufficiale lโipotesi di โbuttare allโaria tuttoโ, cioรจ di rovesciare il Governo Letta, il che โsarebbe meglio per il Paese perchรฉ lui รจ proprio incapaceโ.
2)โQuel che รจ grave รจ che intercettazioni prive di rilevanza penale anzichรฉ essere stralciate siano finite a un giornale e siano state pubblicate. Su questo sono in atto delle verifiche per accertare eventuali responsabilitร โ. Falso: le intercettazioni non sono โfinite a un giornaleโ: le hanno depositate i pm agli avvocati dellโinchiesta Cpl Concordia. E, dopo il deposito, hanno perso il carattere di segretezza, dunque ilFa tto le ha legittimamente e doverosamente riferite, senza commettere alcunchรฉ di โgraveโ.
3)โNulla da riferire ha il Governo, perchรฉ non sono coinvolti esponenti del Governoโ. Falso: dalle intercettazioni emergono le pressioni di Renzi e del sottosegretario Lotti per far promuovere lโamico Adinolfi a comandante generale della Gdf al posto del gen.Capolupo.
4)โNon si fa riferimento mai a possibili sostituzioni o promozioni nella Guardia di Finanza nรฉ tantomeno a possibili ricatti nei confronti dellโallora presidente Napolitanoโ. Falso:Adinolfi e Nardella, durante una cena romana, attribuivano la conferma di Capolupo al presunto strapotere del figlio di Napolitano, Giulio, e ai conseguenti pretesi ricatti sul capo dello Stato (โce lโhanno per le palle Gianni De Gennaro e Letta, pur sapendo qualcosa di Giulioโ, diceva Adinolfi). Ora, per caritร , nessuno pretende le dimissioni della Boschi per aver mentito al Parlamento e di Renzi per avere speso molto piรน di Marino in cene molto poco istituzionali. In cambio perรฒ Renzi e i suoi cari potrebbero smetterla di fingere scandalo per le cene e le bugie di Marino. Se ne inventino unโaltra.
