
ROMA – “Il pregiudicato innocente“, questo il titolo dell’editoriale di Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano di oggi (8 agosto 2013). “Se non ci fosse da piangere, verrebbe da sbudellarsi dal ridere – scrivere Travaglio – I giuristi di corte, quelli che non distinguono un codice da un paracarro, sono scatenati.ย ”
Per Sallusti, un giudice che dร del colpevole a un pregiudicato รจ, nellโordine: โscorretto, illegale, vile, inadatto, pericoloso, imbroglione, indegno, scellerato, bugiardoโ, da โradiare dalla magistraturaโ, mentre la sentenza decisa da lui e da altri 4 giudici (da lui contagiati per infezione) โnon dovrebbe avere nessun valoreโ e va โannullataโ come sostengono โalcuni giuristiโ di sua conoscenza (Gambadilegno, Macchianera e la Banda Bassotti al completo).
Belpietro, altro giureconsulto di scuola arcoriana e libero docente di diritto comparato, ha saputo che โin altri Paesi ciรฒ costituisce immediata causa di ricusazione del magistrato o di revisione della sentenzaโ: poi perรฒ non precisa quali siano, questi โaltri paesiโ della cuccagna dove un giudice che parla dopo invalida la sentenza emessa prima. Intanto B., sempre in guerra contro la legge ma soprattutto contro logica, sostiene che questa รจ la prova che โla sentenza era giร scrittaโ: ma se fosse giร scritta, perchรฉ accusa Esposito di aver parlato prima di scriverla?
Strepitoso il duo Brunetta & Schifani: invocano punizioni esemplari contro Esposito perchรฉ ha parlato e contemporaneamente una fantomatica โriforma della giustiziaโ per proibirgli di parlare: e cosรฌ ammettono che nessuna norma gli vietava di parlare. Secondo Franco Coppi, il fatto รจ โinauditoโ perchรฉ โnon sโรจ mai visto un presidente di collegio che anticipa la motivazione della sentenzaโ: invece sโรจ visto un sacco di volte. Lโultima, quando il presidente della Corte dโappello di Perugia, Claudio Pratillo Hellmann, allโindomani della lettura del dispositivo della sentenza che assolveva Amanda Knox e Raffaele Sollecito per il delitto di Meredith Kercher, incontrรฒ pubblicamente i giornalisti per spiegare perchรฉ i due erano innocenti e i giudici di primo grado avevano preso una cantonata.
Nessuno disse nulla, nessuno aprรฌ procedimenti disciplinari, tutti fermi e zitti. Poteva mancare sul Corriere lโilluminato parere di Antonio Polito? No che non poteva. Eccolo infatti avventurarsi pericolosamente su un terreno a lui ignoto โ il diritto โ con corbellerie sesquipedali. Invoca le solite โriforme della giustiziaโ, ignorando che se ne son fatte 110 in 20 anni. (…)
Oltre ad aver respinto tre ricorsi di Previti contro le sue condanne per Imi-Sir e Mondadori, la Corte di Strasburgo il 29 maggio 2012 ha dato ragione a un pm del-lโEstonia accusato di aver rilasciato interviste e dichiarazioni alla stampa e alla tv su una sua indagine contro un giudice corrotto, condizionando i giudici e violando la presunzione di innocenza. E, secondo la Corte, fece benissimo perchรฉ lโopinione pubblica โdevโessere informata su questioni di interesse collettivoโ, come le inchieste su personaggi pubblici; e, se il magistrato indica โle accuse allโimputatoโ, non pregiudica i suoi diritti. Figurarsi se un giudice parla di un pregiudicato. Si spera dunque vivamente che B. ci vada davvero, a Strasburgo. Troverร pane per i suoi denti: fortuna vuole che Strasburgo non sia in Italia.
