ROMA – “Dei delitti e del pene”, questo il titolo dell’editoriale di Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano di oggi (27 giugno 2013).
โLa prostituzione รจ un fenomeno che purtroppo sta dilagandoโฆ Un fenomeno sommersoโฆ di ragazze attirate in Italia con lo specchietto del lavoro nella moda, o nel cinema, o nella televisione e poi costrette in appartamentiโฆ utilizzate e poi minacciate nel caso in cui rivelassero a chiunque la loro condizioneโฆ Vere e proprie schiave che patiscono questa condizione intollerabile. Perciรฒ su questo abbiamo fatto un disegno di legge che รจ intervenuto con delle pene elevate per chi sfrutta la prostituzione e per gli stessi clienti delle prostitute. Credo che queste pene siano estremamente giuste, soprattutto quando le prostitute sono minorenniโ. Sante parole. Indovinate chi le ha pronunciate? Il solito moralista della sinistra salottiera? Un giudice talebano e puritano (naturalmente donna) che vuole processare lo stile di vita di un avversario politico? Un nemico della pacificazione e delle larghe intese che vuole perpetuare allโinfinito la guerra dei ventโanni? No, Silvio Berlusconi, il 24 giugno 2009, presentando da presidente del Consiglio, seduto accanto allโallora ministro delle Pari Opportunitร Mara Carfagna, il disegno di legge del suo governo che inaspriva le pene sulla prostituzione, anche minorile. Il video รจ in rete, a disposizione degli increduli e soprattutto dei creduloni. Basta questo per tappare la bocca in eterno alle prefiche arcoriane, ai Ferrara col rossetto, ai pompieri della sera e ai nove decimi dei trombettieri olgettini che si alternano in questi giorni sui giornali e in tv lacrimando per la condanna di B., ritenuta clamorosa, spropositata, sorprendente, nel processo Ruby. Non sanno, o fingono di non sapere, che i giudici gli hanno applicato la pena piรน bassa possibile in base alle leggi vigenti sulla concussione per costrizione e alla prostituzione minorile. Ma soprattutto che ad alzare le pene per entrambi i reati sono state tre leggi votate dal Pdl e dunque anche da B., due delle quali furono proposte e approvate dal suo secondo e terzo governo. Fino allโanno scorso, la pena minima per la concussione era di 4 anni e la massima di 12. Poi, siccome B. e Penati erano accusati dai pm di concussione per induzione, la ministra Severino โ con i voti del Pdl e del Pd โ trasformรฒ questa fattispecie in un reato minore, punito da 3 a 8 anni e con prescrizione abbreviata da 15 a 10 anni. Per quella per costrizione, invece, fu alzata la pena minima da 4 a 6 anni. Tanto, si pensava, non riguarda nรฉ B. nรฉ Penati. Non potevano prevedere, nรฉ lei nรฉ i berluscones, che i giudici avrebbero riformulato la concussione di B. da induttiva a costrittiva. Risultato: gli hanno affibbiato 6 anni, cioรจ il nuovo minimo della pena. Meno di cosรฌ non potevano, grazie a una legge votata dallo stesso imputato. Una legge ad personam e a sua insaputa, ma allโincontrario, in base allโeterogenesi dei fini. Il settimo anno invece B. se lโรจ buscato per prostituzione minorile. Su quel reato sono intervenute ad aggravare le pene e a ridisegnare la competenza territoriale dei pm due leggi dei governi B.: la Prestigiacomo n. 38 / 2006 e la Carfagna n. 48 / 2008. Da allora โchiunque compie atti sessuali con un minore di etร compresa tra i 14 e i 18 anni, in cambio di denaro o di altra utilitร economica, รจ punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la multa non inferiore a euro 5. 164โ. E fra gli atti sessuali la Cassazione comprende anche la โpalpazione concupiscenteโ, i balletti osรฉ ecc. Non occorre neppure dimostrare un rapporto completo. Per questo reato B. รจ stato condannato โin continuazioneโ con lโaltro a 1 anno di carcere, cioรจ a una pena molto piรน vicina al minimo (6 mesi) che al massimo (3 anni). Cioรจ lโimputato ha fatto tutto da solo. Prima ha fatto i divieti, poi li ha violati e ora che lโhanno beccato e condannato se la prende con i giudici che hanno applicato le leggi. Le sue. Bel pirla.
