
ROMA – “I Fuorilegge” scrive Marco Travaglio, “Porcellum, Parlamento, Colle, Governo. E’ tutto incostituzionale” titola il Fatto Quotidiano dopo la bocciatura della Consulta del Porcellum.
L’editoriale di Travaglio:
Volete prima la notizia buona o quella cattiva? Ma sรฌ, dร i, cominciamo con quella buona: nellโottavo compleanno del Porcellum, voluto nel dicembre 2005 dallโUdc di Casini, scritto da Calderoli, approvato da tutto il centrodestra e poi conservato anche dal centrosinistra, la Corte costituzionale ha finalmente stabilito che quella legge non รจ soltanto una porcata: รจ anche incostituzionale in almeno due punti, il premio di maggioranza del 55 % dei seggi alla Camera per la coalizione piรน votata (senzโalcun tetto) e le liste bloccate con i candidati nominati dai partiti.
Ne discende che sono, se non giuridicamente, almeno moralmente incostituzionali tutti i parlamenti eletti con quel sistema: quello del 2006 (maggioranza Unione), quello del 2008 (maggioranza Pdl-Lega) e soprattutto quello attuale, uscito dalle elezioni del 24-25 febbraio. Dunque sono incostituzionali anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, rieletto dai parlamentari incostituzionali, e con molti piรน voti del dovuto (quelli dei deputati Pd-Sel eletti dal premio di maggioranza ora cassato). E lo รจ anche il governo di Letta jr., che a Montecitorio gode di una vasta maggioranza dopata da quel premio ora caduto: decenza vorrebbe che i deputati in sovrappiรน decadessero e andassero a casa. Insomma, tutto il sistema รจ fuorilegge.
E, se avesse un minimo di dignitร , procederebbe a una rapida eutanasia per riportarci al piรน presto alle urne con una legge elettorale finalmente legittima: una nuova, se mai riusciranno a trovare uno straccio di accordo (che sarebbe comunque frutto di un Parlamento illegittimo); o quella disegnata ieri dalla Corte con una sentenza formalmente โcaducatoriaโ (cancella premio e liste bloccate), ma sostanzialmente โadditivaโ e โparalegislativaโ (disegna un sistema elettorale alternativo al Porcellum, che sarร valido al deposito delle motivazioni, visto che il Paese non puรฒ restare senza legge elettorale neppure un istante). Naturalmente lo sapevano tutti che il Porcellum era incostituzionale. Ma si comportavano come se fosse legittimo. Fino alla suprema protervia di pretendere, dal Colle in giรน, che un Parlamento e un governo porcellizzati riscrivessero la Costituzione. Con la complicitร di decine di presunti โsaggiโ, anchโessi incostituzionali per contagio, che hanno screditato se stessi e lโintera categoria prestandosi alla controriforma. Ora almeno quella minaccia pare sventata. Ma sia chiaro che qualunque altra โriformaโ (tipo quella della giustizia) sarebbe viziata dallo stesso peccato originale: quindi si spera che lorsignori ci risparmino altre porcate. La cattiva notizia รจ che, a causa dellโinsipienza dei partiti e del loro Lord Protettore e Imbalsamatore, la Consulta riporta le lancette dellโorologio indietro di ventโanni, riesumando lโultima legge elettorale della Prima Repubblica: quella con cui si votรฒ nel 1992, il proporzionale puro con preferenza unica (a parte lo sbarramento al 4 % per lโaccesso alla Camera e allโ 8 per lโaccesso al Senato dei partiti non coalizzati). Quella sonoramente bocciata dallโ 82, 7 % degli italiani il 18-19 aprile โ 93 nel referendum di Segni & C. che introdusse il maggioritario (poi in parte recepito e in parte no dal โMattarellumโ).
Le forbici della Consulta proprio questo fanno: trasformano il Porcellum da legge maggioritaria in legge proporzionale spianando la strada ai nemici del bipolarismo. Napolitano, Letta, Alfano e Casini in testa: i nostalgici dei governi che non nascevano delle urne, ma dagli accordi aumma aumma nelle segrete stanze dei partiti e del Quirinale. Se, come dicono, Renzi e i 5 Stelle vogliono difendere il bipolarismo (โMorto il nano, ce la giocheremo noi e il Pd, e ne resterร solo unoโ, tuonava Grillo), possono rendere un grande servigio al Paese: scrivendo insieme una nuova legge elettorale, col ritorno al Mattarellum o col doppio turo alla francese, che salvi il bipolarismo. Se invece ci faranno votare con la legge della Consulta, ci condanneranno a un futuro terrificante: quello dellโInciucio Eterno.
