
ROMA – “Se quella di Roma – scrive Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano – fosse soltanto la tragedia di un uomo ridicolo โ Ignazio Marino detto Ignaro โ si potrebbe liquidarla con una grassa risata e passare oltre”.
L’editoriale di Marco Travaglio. Invece รจ la tragedia non solo di unโintera cittร , incidentalmente la capitale dโItalia, ma anche di un intero sistema di potere che davanti, dietro e intorno al sindaco ha mostrato tutto il suo plateale, catastrofico, definitivo fallimento. Marino paga colpe sue e altrui. La sua storia di chirurgo-marziano nato a Genova da madre svizzera e padre siciliano, vissuto in Inghilterra, in America, a Palermo e incidentalmente a Roma, faceva comodo a tutti nel 2013, quando Alemanno lasciava la Capitale come neanche Nerone. E il Pd, tanto per cambiare, non sapeva chi candidare. Il centrosinistra montรฒ su quel taxi intestandoselo come โsocietร civileโ e riuscendo a nascondere il suo pedigree politico di uomo di DโAlema (in Parlamento e alla fondazione Italianieuropei) sposato dalle correnti che spadroneggiano in cittร : dalemiani, veltroniani (vero Bettini?), rutelliani, zingarettiani ben contenti di rifilare allโallegro chirurgo il cetriolo di una cittร giร morta e fallita. Anche i boss di Mafia Capitale dissero che col marziano un gancio si trovava, nella vecchia politica che gli stava dietro e nellโapparato burocratico che non muore mai. I palazzinari che controllano la stampa capitolina ci giocavano come con i pupazzi: lo coccolavano quando assecondava i loro interessi e lo infilzavano con gli spilloni quando li ostacolava.
Scandali e scandaletti si gonfiavano e si sgonfiavano a seconda delle convenienze del momento. Dieci mesi fa, quando scattรฒ la prima retata di Mafia Capitale, si discuteva delle multe della sua Panda. Tutto perchรฉ lui non obbediva al Pd e ai poteri retrostanti. Poi si scoprรฌ che il guaio non era la Panda, ma la Banda. Della Magliana. Il Pd ci era dentro fino al collo, come il centro e la destra: ma si salvรฒ grazie a lui, che non sโera accorto di nulla ed era persino credibile, come Ignaro, perchรฉ era appena arrivato. Cosรฌ Matteo Orfini โ il transformer ex dalemiano, ex bersaniano, ora renziano che il Pd romano lo conosce come le sue tasche fin dalla piรน tenera etร e dunque non puรฒ fare lo gnorri โ gli montรฒ in groppa in veste di commissario moralizzatore facendosi bello dellโaltrui ignaritudine. Marino, che fino al giorno prima attendeva lโavviso di sfratto dal Pd, iniziรฒ a sentirsi onnipotente e a comportarsi come tale (…).
