
ROMA – “Frettolosamente archiviato come una nota di colore da Totoministri, il veto di Napolitano contro il pm antimafia Nicola Gratteri ministro della Giustizia – scrive Marco Travaglio – รจ invece il peccato originale del nuovo governo. Un veto che ha poco a che fare con una casella da riempire con questo o quel nome, e molto con i limiti che chi comanda davvero in Italia ha voluto imporre fin da subito allโesuberante e incosciente premier. Nemmeno Renzi, frivolo e superficiale Banal Grande della politica 2. 0, devโessersi reso conto di quel che stava facendo, quando รจ salito al Quirinale con il nome di Gratteri nella lista (ieri, per illustrare in Senato i guai della Giustizia, ha parlato di incidenti stradali)”.
L’articolo sul Fatto Quotidiano:
Ma Napolitano, che la sa lunga sul sistema di potere che regge da sempre lโItalia a prescindere dai colori delle maggioranze, ha subito notato quel nome fra i 16 ministri renziani. E su quel nome ha ingaggiato il braccio di ferro: disposto a scaricare persino i suoi protetti Saccomanni, Bonino e Cancellieri, ma non a lasciar passare un pm antimafia alla Giustizia. Lo capisce chiunque non abbia proprio lโanello al naso: la scusa ufficiale della โregola non scrittaโ ma โinsormontabileโ che vieterebbe โun magistrato alla Giustiziaโ fa ridere i polli. Intanto perchรฉ le regole non scritte non esistono: bastano e avanzano quelle scritte. E poi perchรฉ il magistrato รจ un pubblico funzionario formato alla cultura della legalitร e dellโimparzialitร , sia che faccia il giudice, sia che faccia il pm: lavora al servizio dello Stato, cioรจ di tutti i cittadini, diversamente dallโavvocato, che svolge funzioni di parte (difende chi lo sceglie e lo paga). Ora, se รจ normale che gli avvocati diventino ministri della Giustizia senza neppure lโobbligo di interrompere lโattivitร forense (nella seconda Repubblica abbiamo avuto Biondi, Flick, Alfano e Severino), a maggior ragione dovrebbe esserlo per i magistrati (che hanno comunque lโobbligo di porsi in aspettativa). E infatti lo era stato con i Mancuso e i Nitto Palma. Quali problema creava, dunque, Gratteri? Almeno due. 1) Con il suo piano organico di riforme, minacciava di far funzionare la Giustizia per davvero. Ma una Giustizia che funziona il nostro sistema di potere non se la puรฒ permettere. Basta una ripresa dallโelicottero o dal satellite di tutti i politici nazionali o locali, banchieri, imprenditori, manager, faccendieri, lobbisti, massoni, boiardi, alti ufficiali e alti dirigenti delle forze dellโordine e dei servizi sotto processo per cogliere la portata destabilizzante, eversiva di una Giustizia rapida ed efficiente. Con una classe dirigente cosรฌ corrotta e collusa, basterebbe una riforma di stampo europeo della prescrizione (che dappertutto smette di correre dopo il rinvio a giudizio, mentre qui galoppa fino in Cassazione) per fare una rivoluzione pacifica molto piรน devastante di quelle cruente. 2) Gratteri, pur occupandosi dellโala militare della โndrangheta, ha maturato sul campo una conoscenza approfondita e dunque โtridimensionaleโ dei sistemi criminali italiani (chi avesse dubbi dia unโocchiata alle facce e alle fedine penali dei dirigenti calabresi di Pd, Pdl, Ncd e Udc). Infatti non fa mistero di considerare questa classe politica, trasversalmente, un focolaio di infezione. Perciรฒ chiedeva โmani libereโ. E, se avesse ottenuto il via libera, le avrebbe usate per andare fino in fondo. Mettendo a repentaglio non la sua carriera (non ci ha mai tenuto), ma la stabilitร e la sopravvivenza del Sistema. Perciรฒ lโImbalsamatore ha subito sventato la minaccia: chiunque altro, ma non Gratteri. Infatti รจ toccato a un Chiunque Altro, il povero Andrea Orlando che dormiva sonni tranquilli allโAmbiente. Un onesto e innocuo orecchiante che ha assorbito a sua insaputa lโintero armamentario berlusconiano: confonde la riforma della Giustizia con quella dei giudici (azione penale facoltativa, separazione delle carriere, piรน politici nel Csm) e vuole abolire lโergastolo come fossimo la Norvegia, non il paese delle mafie e delle trattative. A proposito: proprio ieri sโรจ rifatta viva la Falange Armata. Ora il governo del Banal Grande chiamerร la callista.
