
ROMA – “Laide intese”, questo il titolo dell’editoriale di Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano (25 luglio). “Tutto si puรฒ dire dei fautori delle larghe intese, tranne che difettino di sense of humour. Anzi, sono spiritosissimi” scrive Travaglio. Un Esempio? “Hanno riportato al potere B., lโhanno trasformato da sconfitto alle elezioni a padrone del governo e padre ri-costituente.”
Ecco uno stralcio dell’articolo:
ggi il politico che baratta voti con la mafia in cambio di favori, appalti, assunzioni, fondi pubblici agli amici degli amici non commette reato. Perchรฉ questo scatti, occorre che i voti li paghi in denaro, cash: cosa che naturalmente non fa nessuno (lโunico precedente, secondo gli inquirenti, riguarda quel gran genio di Vittorio Cecchi Gori). I mafiosi sono ricchi, ma abbisognano di โaltre utilitร โ (proprio quelle che una manina cancellรฒ allโultimo momento dal testo del โ 92). Ora le โaltre utilitร โ vengono inserite nella riforma frutto del compromesso Pd-Pdl-montiani sotto lโalto patrocinio del presidente ridens del Senato, Piero Grasso. Ma naturalmente รจ tutto finto. Fatto lโinganno, trovata la legge. Lโescamotage che salverร gli scambisti ruota intorno ad altre tre soavi paroline: โconsapevolmenteโ, โprocacciamentoโ ed โerogazioneโ. La prima pretende che il giudice processi le prave intenzioni del politico votato dai mafiosi: il che, nel paese dellโ โa mia insaputaโ, รจ impossibile. Diranno tutti che non se nโerano accorti, o che la mafia li votava per simpatia. La seconda e la terza rendono insufficiente la promessa di voti dal mafioso al politico: bisognerร dimostrare che questi sono davvero arrivati (e come si fa? Si nascondono telecamere nei seggi?). Casomai, in queste strettoie, si riuscisse a far passare qualche politico colluso, ecco la soluzione finale: il riferimento al 416-bis, lโassociazione mafiosa, per le modalitร di procacciamento: non basta che il mafioso porti voti, occorre pure provare che lโha fatto con metodi violenti e intimidatori. Se invece รจ stato gentile, con unโocchiata delle sue o un riferimento ai bei bambini dellโelettore, รจ tutto lecito. Cose che accadono quando si affida la legge sul voto di scambio ai politici che lo praticano da sempre o hanno addirittura fondato un partito col sostegno di Cosa Nostra. Ma in fondo รจ meglio cosรฌ. In un paese dove a ogni indagine o arresto o processo su un qualunque politico delinquente scatta la rivolta dellโintero Parlamento e del 99 per cento della stampa contro la persecuzione, lโaccanimento e i teoremi ai danni del Tortora reincarnato, inventare nuovi reati per i politici delinquenti non รจ solo difficile: รจ inutile. E dannoso. Costringe i magistrati e la polizia giudiziaria a spendere un sacco di tempo e soldi per incriminare altri politici delinquenti che poi, anche se condannati, verranno beatificati dai loro compari. Meglio depenalizzare anche i pochi reati dei colletti bianchi ancora previsti dal Codice penale, e saltare almeno un passaggio della costosa trafila. Oggi รจ piรน o meno questa: indagato, imputato, condannato, candidato (e spesso condonato). Meglio semplificare: indagato, rinviato a giudizio, candidato, santo subito.
