
ROMA – “Signori, mi voglio rovinare – scrive Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano – Continuo a pensare che il Patto del Nazareno non sia mai morto: semplicemente โ come scriveva ieri Daniela Ranieri e come dimostra lโaffare delle torri Rai che finiranno tutte o in parte a Mediaset โ prosegue con altri mezzi”.
L’articolo di Marco Travaglio: I mezzi di B. che, dopo aver incassato lโesclusione di Prodi dal Quirinale, pensa giustamente agli affari suoi, molto piรน interessanti dellโItalicum e del nuovo Senato (che peraltro, anche dopo la morte presunta del Patto, restano identiche a quelle dettate da lui): le tv, le antenne, lโeditoria e naturalmente i processi (che peraltro saranno ancor piรน difficili dopo la porcata della responsabilitร civile dei giudici, che corona un altro punto-cardine del Piano di rinascita democratica di Gelli).
Perรฒ sono disposto a rimangiarmi tutto, col capo cosparso di cenere: addirittura ad affermare pubblicamente non solo che il Patto del Nazareno รจ morto e sepolto, ma non รจ proprio mai esistito, ce lo siamo inventato noi, come pure i nove successivi incontri fra Renzi & B. a Palazzo Chigi. E pure a metterci sopra un bellโapplauso alla riforma renziana della Rai per decreto. Ma a una condizione: che il decreto contenga un paio di regolette semplici semplici per risolvere, dopo ventโanni di inciuci, una serie di problemucci rimasti inevasi nel Far West dellโetere. Dire, come fa Renzi, โfuori i partiti dalla Raiโ, รจ una figata pazzesca. Ma troppo ambigua (di che partito รจ Antonio Campo DallโOrto, renziano leopoldino della prima ora, che sta raccogliendo pareri e proposte per conto del premier?). E anche poco originale: lโavevano giร detta, prima di lui, Craxi, Andreotti, Forlani, De Mita, Amato, Ciampi, Berlusconi, Dini, Prodi, ri-Berlusconi (con Gasparri incorporato), ri-Prodi, ri-Berlusconi, Monti e Letta, col contorno di Quirinale, Consulta, Agcom, Antitrust, forse anche Arcicaccia ed Esercito della Salvezza. Risultato: i partiti sempre padroni della Rai.
