
ROMA – “Il premier e segretario del partito di governo occupa di domenica pomeriggio il primo canale della televisione pubblica -scrive Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano – per annunciare ciรฒ che il Consiglio dei ministri deve ancora decidere, senzโalcun contraddittorio e in spregio delle regole della par condicio a due settimane esatte dalle elezioni europee, e promette soldi a 4 milioni di elettori pensionati, esattamente come aveva fatto alla vigilia del trionfo elettorale alle Europee dello scorso anno con lโannuncio degli 80 euro”.
L’articolo di Marco Travaglio: Intanto la sua ministra favorita trova il modo di comparire nelle dirette televisive e nei servizi sulla finale degli Internazionali di tennis al Foro Italico nelle vesti di premiatrice del vincitore Novak Djokoviฤ, manco fosse la duchessa di Kent a Wimbledon o Miss Maglietta Bagnata al traguardo della Milano-Sanremo. Detta cosรฌ, senza i nomi, pare una cronaca di ordinario regimetto berlusconiano con i verbi al passato. Invece i verbi vanno coniugati al presente, perchรฉ i nomi sono quelli di Matteo Renzi e di Maria Elena Boschi. Delle loro performance si occupano oggi sul Fatto Antonio Padellaro (pag. 20) e Daniela Ranieri (pag. 3). Ma cโรจ anche una questione di merito: e cioรจ la disinvolta soluzione escogitata dal premier per aggirare, con lโaria di rispettarla, la sentenza della Corte costituzionale sulla legge Fornero che bloccava lโindicizzazione delle pensioni superiori a tre volte il minimo: una mancetta al massimo di 750 euro che dovrebbe essere scucita in agosto ad alcuni dei pensionati rapinati. Renzi avrebbe voluto temporeggiare ancora, ma il ministro dellโEconomia Padoan lo ha spinto ad annunciare subito una soluzione (anzi, una non-soluzione) per tener buona lโEuropa, che vuole sapere come il governo pensa di uscire dal vicolo cieco in cui non la Consulta, ma il governo Monti e i partiti che lo sostenevano, ha cacciato lโItalia. Nel suo ormai conclamato analfabetismo costituzionale, lโesecutivo considera la sentenza della Corte poco piรน di un suggerimento, di un consiglio amichevole, su cui aprire una trattativa e trovare unโintesa a metร strada. Ma le cose stanno molto diversamente: quando la Consulta dichiara incostituzionale una legge, questa cessa immediatamente di esistere, ed รจ come se non fosse mai stata in vigore. Dunque non cโรจ nulla da mediare, nulla da trattare, nulla da interpretare. La legge Fornero non esiste e tutti i pensionati che ne hanno subรฌto le conseguenze devono essere risarciti per i soldi perduti fin qui e, per il futuro, devono riavere le loro pensioni con i necessari adeguamenti al costo della vita (…). E con altri risparmi ormai improcrastinabili, anche con i requisiti di necessitร e urgenza tipici del decreto: basta con i miliardi di inutili incentivi alle grandi imprese, stop allโacquisto di F-35, legge sulla confisca immediata dei proventi di corruzione e di evasione sul modello della norma sui patrimoni mafiosi (che inverte lโonere della prova), ritiro delle truppe dalle guerre in giro per il mondo, via le opere pubbliche inutili e dannose come il Tav Torino-Lione, il Terzo Valico, il progetto sotterraneo di Alta velocitร a Firenze, ecc. Insomma, fine della lunga serie dei governi che rubano ai poveri e agli onesti per dare ai ricchi e ai ladri (che spesso sono sinonimi).
