
ROMA – “Per celebrare degnamente i 40 anni della supercazzola di Amici miei – scrive Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano – Renzi ha lanciato un nuovo slogan, di quelli che suonano bene e nella loro perentorietร paiono persino ragionevoli, ma solo perchรฉ nessuno provvede a smontarli su due piedi: Il Parlamento non รจ il passacarte della Procura di Trani”.
L’editoriale di Marco Travaglio: Si riferiva alla richiesta di autorizzazione allโarresto per il senatore Ncd Antonio Azzollini, respinta dal Senato col voto decisivo di mezzo Pd, di FI, Ncd, Gal e verdiniani. Era difficile concentrare due scemenze in 10 parole, ma il premier ci รจ riuscito.
1) La richiesta non proviene dalla Procura di Trani, ma da un giudice terzo: il Gip, la cui ordinanza รจ stata giร confermata da tre giudici del Riesame di Bari, cioรจ di una sede diversa. 2) Il ruolo che lโart. 68 della Costituzione assegna al Parlamento in questi casi รจ esattamente quello del passacarte: le Camere non possono sindacare sulla fondatezza delle esigenze cautelari (gravi indizi di colpevolezza e almeno un pericolo tra la fuga, la reiterazione del reato e lโinquinamento delle prove), che sono esclusiva competenza del giudice; possono soltanto accertare se lโindagine presenti un fumus persecutionis, cioรจ โ nel nostro caso โ la prova che il pm, il gip e i tre giudici del Riesame vogliano arrestare Azzollini perchรฉ lo considerano un avversario politico e hanno imbastito unโindagine sul nulla per colpirlo.
Se dimostrato, sarebbe un fatto cosรฌ grave da imporre immediati procedimenti penali e disciplinari contro i cinque magistrati, per radiarli e soprattutto per liberare con tante scuse i 10 coindagati di Azzollini, finiti in manette perchรฉ non hanno avuto lโaccortezza di rifugiarsi in Parlamento. Ma nel dibattito in giunta e poi in aula non cโรจ traccia non dico di una prova, ma neppure di un velato sospetto di quel fumus. LโNcd DโAscola ha creduto di ravvisarlo nel fatto che i reati si fermano a un anno fa, dunque โle esigenze cautelari non sono piรน attualiโ: ma, a parte il fatto che i testimoni possono essere intimiditi e le carte essere truccate anche ad anni e anni di distanza dai fatti, non spetta al Parlamento sostituirsi al giudice nel valutare lโattualitร delle esigenze cautelari; e poi che cโentra con questo timing la persecuzione? Il fittiano Di Maggio ha argomentato che โlโufficio di Azzollini รจ pieno di libri, quotidiani e ritagli di giornali e dove cโรจ cultura e conoscenza non ci puรฒ essere volgaritร โ, dunque il senatore non puรฒ aver detto โTi piscio in boccaโ a una suora.
Quindi, a parte il fatto che lโarresto del senatore non รจ stato disposto per quella frase ma per una bancarotta fraudolenta da 500 milioni, a seguire Di Maggio non si dovrebbe piรน arrestare nessun delinquente che abbia in casa qualche libro. E DellโUtri andrebbe scarcerato immantinente in quanto bibliofilo.
Dice ora Renzi: โLa Costituzione dice: fumus persecutionis sรฌ o no. Si vota guardando le carte. La posizione della Giunta รจ stata di un tipo, ma il nostro capogruppo Zanda ha letto le carte e lasciato libertร di coscienza. Potrebbe esserci fumus persecutionisโ. Potrebbe? Il fumus o cโรจ o non cโรจ. E, per esserci, devโessere provato. Altrimenti il Parlamento viola lโart. 3 della Costituzione sulla legge uguale per tutti. Del resto lโ11 giugno, quando la richiesta partรฌ e primโancora di leggere le carte, il presidente Pd Matteo Orfini annunciรฒ: โDi fronte a una richiesta del genere si devono valutare le carte, ma mi pare inevitabile votare a favore dellโarrestoโ. Poi le carte furono valutate dalla Giunta per le immunitร , che con maggioranza schiacciante (13 a 7) votรฒ Sรฌ allโarresto e No al fumus (Pd, M5S e Lega al completo). Poi Zanda, quando il governo perse la maggioranza in Senato e imbarcรฒ i verdiniani, intonรฒ il โliberi tuttiโ ai senatori Pd: non quelli che avevano letto le carte in giunta, ma quelli che non le avevano lette in aula. E questi si organizzarono per portare i 60 voti necessari a salvare Azzollini, e con lui il governo. Quindi, con buona pace del premier, i senatori non hanno โrispettato la Costituzioneโ: lโhanno violata in nome della cara vecchia giustizia di casta. E anzichรฉ fare, comโera loro dovere senza prove del fumus, i passacarte dei giudici, han fatto i passacarte di Renzi, anticipando il โnuovoโ Senato a sua immagine e somiglianza (…).
