
ROMA – “Chiediamo umilmente scusa a Gelli – scrive Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano – e ai suoi fratelli per aver demonizzato il loro progetto di Repubblica presidenziale. I piduisti, compreso il povero B. che ci sta ancora provando, erano soltanto dei precursori, tra lโaltro piuttosto timidi e minimalisti, della nostra bella Monarchia presidenziale”.
Nella sola giornata di ieri S. A. R. Giorgio I e II ha riunito il Consiglio Supremo di Difesa per esautorare ancora una volta il Parlamento, ridurlo a scendiletto del governo Usa e ordinare di non ridurre di un centesimo gli stanziamenti miliardari per acquistare gli inutili anzi dannosi F-35; e ha inviato una lettera segreta al fido vicepresidente del Csm Michele Vietti per bloccare lโazione disciplinare invocata da ben due commissioni (I e VII) contro il procuratore di Milano Bruti Liberati. Gli F-35 si comprano perchรฉ lo dice lui, Bruti si salva perchรฉ lo dice lui. In una democrazia parlamentare degna di questo nome, fondata sulla divisione dei poteri, i presidenti delle Camere reagirebbero allโistante contro lโennesima invasione di campo di un presidente che si crede il capo del governo e del Parlamento; e il Csm accoglierebbe la lettera del presidente come lโinteressante parere del primus inter pares, il cui voto vale 1 esattamente come quello degli altri consiglieri.
Invece tutti si comportano come in una monarchia assoluta, dove il sovrano puรฒ tutto e decide tutto: cioรจ si piegano a 90 gradi e obbediscono. Anche Renzi, che allโinizio vantava una certa autonomia: ora fra i due โ secondo Repubblica โ โรจ scoccata una scintilla, una strana alchimia, una singolare emulsione di sintonie e affinitร โ. Il bello, si fa per dire, รจ che la lettera di Napolitano al Csm รจ piรน misteriosa del terzo segreto di Fatima: la conoscono Lui, Vietti e due giornali amici ammessi agli arcana imperii (Corriere e Repubblica, che ne anticipano il contenuto ma non il testo). Bei tempi quando i presidenti parlavano con messaggi alle Camere, comunicati ufficiali, esternazioni pubbliche. Ora piovono pizzini scritti in codice iniziatico e riservati a pochi adepti in grado di decrittarli, al di fuori di ogni controllo democratico. Tanto anche gli esclusi dal cerchio magico eseguono senza fiatare. Ieri รจ bastata la notizia della lettera di Sua Maestร , a tutti sconosciuta, perchรฉ lโintero Csm scattasse sullโattenti: fantozzianamente, i relatori delle due commissioni sul caso Milano si sono precipitati a sbianchettare le censure a Bruti e le richieste dโazione disciplinare presentando frettolosamente due proposte โintegralmente sostitutiveโ rispetto a quelle giร approvate che non garbavano al monarca. Il fu organo di autogoverno dei magistrati diventa il cortile di casa Napolitano: i membri del Csm sono ancora formalmente 27, ma quello che conta รจ uno solo.
Decide Lui i magistrati sommersi e salvati. E pazienza se i titolari dellโazione disciplinare sarebbero altri: il Pg della Cassazione e il ministro della Giustizia. Lโindipendenza della magistratura โda ogni altro potereโ, prevista da quel ferrovecchio chiamato Costituzione, รจ abolita. Il magistrato non deve piรน โobbedire soltanto alla leggeโ, ma al capo dello Stato, possibilmente con โemulsione di sintonie e affinitร โ. Purtroppo non era stato avvertito il presidente di Cassazione Antonio Esposito, che un anno fa osรฒ condannare B. mettendo in crisi le larghe intese tanto care al Colle. Infatti fra qualche giorno finirร , lui sรฌ, sotto processo disciplinare per aver โviolato il riserboโ con la nota intervista al Mattino. Cโรจ la prova che lโintervista fu manipolata e che il giudice non disse una parola sul processo a B., ma non fa niente. A giudicarlo sarร una commissione Disciplinare di 5 membri, di cui 4 non paiono proprio sereni sul suo conto: Vietti (ex sottosegretario di due governi B.), Marini (giร candidato di B. alla vicepresidenza del Csm), Virga (fedelissimo di Ferri, sottosegretario dei governi Letta e Renzi indicato da B.) e Vigorito (firmรฒ la relazione della IIยช commissione che ipotizzava responsabilitร disciplinari di Esposito, cioรจ anticipava il giudizio). Piรน che una commissione, pare un plotone di esecuzione, ma รจ quel che si merita Esposito: cosรฌ impara a preferire la Costituzione allโemulsione.
