
Italy's Prime Minister-designate Mario Monti meets the journalists at the Senate, in Rome, Tuesday, Nov. 15, 2011. Monti says he is ready to present his new government to the president on Wednesday after winning wide backing from political, business and union leaders. Monti expressed his "serenity" and "conviction" in Italy's ability to overcome the difficult phase. He told reporters Tuesday evening that he had received assurances from various parties that they would endure sacrifices for the greater good of the country. The economics professor tapped to head Italy's next government has been holding intense talks for two days, seeking support for his mission to steer the eurozone's third-largest economy through its debt crisis. (AP Photo/Gregorio Borgia)

ROMA – “Mario Monti ha tradito i nostri marò”. Il Renzi-pensiero, in libreria il prossimo 12 luglio con il libro “Avanti – Perché l’Italia non si ferma” pubblicato da Feltrinelli, continua ad arrivare in pillole. Intanto sulla stampa nazionale arrivano le anticipazioni e ogni testata sceglie la linea e i temi che preferisce. In questo caso, visto il tema, è Libero a riportare un passaggio del libro di Matteo Renzi. Si parla dei due marò e delle responsabilità, secondo Renzi, del governo Monti:
Il governo Monti – sotto il cui operato era avvenuto il fattaccio – aveva ottenuto dall’India che i due marò potessero ritornare in Italia per un periodo. Quando i due arrivano, vengono ricevuti a Palazzo Chigi, esposti alla stampa e alle tv, perché la visibilità e la comunicazione appassionano i governi tecnici molto più di quanto si voglia far credere. La sovraesposizione mediatica pare il preludio alla risoluzione del problema. E invece i militari sono costretti a sorpresa a rientrare in India, con ennesimo scorno della nostra credibilità internazionale.
Noi non abbiamo fatto una sola foto con quei marò. Li ho sentiti per telefono, in più di una circostanza, ovviamente. Ma non li ho esposti come trofei davanti alle telecamere. Però, con la nostra squadra di elevatissima professionalità, li abbiamo riportati a casa. Abbiamo posto la questione dei marò su tutti i tavoli internazionali e abbiamo lavorato bene con il governo dell’India – guidato da una personalità di rilievo come il primo ministro Modi. Perché per me la politica è questo: raggiungere risultati che restano nel tempo, non occupare le agenzie di stampa per promuovere un’immagine.