
ROMA – Ci sarà il menù rosso, più ricco di proteine, quello verde, vegetariano, quello azzurro, più leggero. Certo, non sarà come entrare nei ristoranti stellati che frequentano i futuri proprietari di Quattroporte e Ghibli, le auto che le tute blu della Maserati producono nello stabilimento di Grugliasco.
Ma dalle prossime settimane, nella mensa della fabbrica alle porte di Torino la situazione dovrebbe cambiare in modo significativo. Almeno così garantisce il Fismic, il sindacato aziendale che ha annunciato il “progetto sperimentale alla mensa di Grugliasco”.
Scrive Paolo Griseri su Repubblica:
L’operazione-dieta per gli operai e gli impiegati dello stabilimento parte in questi giorni con la distribuzione di un libretto di consigli per una alimentazione corretta ed equilibrata. A partire dal 21 luglio e per le due settimane che precedono il fermo estivo dello stabilimento, verrà sperimentata una griglia di nuovi menù bilanciati a seconda del contenuto calorico. Inizialmente il sistema verrà proposto a 50 operai e dopo l’estate, se la sperimentazione avrà successo, sarà esteso agli oltre duemila dipendenti della fabbrica. Tutto questo, spiega il comunicato del Fismic, con l’obiettivo di «seguire un percorso di alimentazione coerente con uno stile di vita salutare».
Dalla fine degli anni Ottanta le battaglie dei sindacati in Fiat erano riuscite a ottenere che negli stabilimenti del gruppo venisse istituita la mensa fresca e fosse mandato in pensione il classico «baracchino» il pentolino a diversi strati in cui gli operai si portavano da casa il pranzo per poterlo poi scaldare a bagnomaria nella mensa. Sistemi di un’epoca lontana. Ormai alla Fiat, come nelle altre grandi aziende italiane, il sistema della mensa fresca, dei cibi cucinati sul posto è il più diffuso. Ora a Grugliasco vengono introdotti i menù dieteticamente corretti (…)
