ROMA – “La soffiata che i munifici clienti delle baby prostitute di Roma potrebbero cavarsela con una semplice multa offre golose opportunitร alla parte piรน esuberante del Paese – scrive Massimo Gramellini sulla Stampa – In cosa consiste il patteggiamento, se non in una tassa dilazionabile in comode rate? Chi ha pagato per fare sesso con una ragazzina eviterร la galera e soprattutto la gogna mediatica versando altri soldi, stavolta allo Stato”.
Un principio che giร si applica agli evasori fiscali con qualche variazione: lรฌ si paga qualcosa per non avere pagato, negli anni, molto di piรน. Ma se davvero anche il fiorente filone della prostituzione minorile si adeguerร al vangelo nazionale che ha sostituito il perdono con il condono e la logica retributiva con quella contributiva, a un delinquente danaroso risulterร praticamente impossibile finire in carcere o almeno sui giornali. Il settore degli abusi edilizi รจ giร saldamente sotto controllo. Di quello fiscale si รจ detto e anche nei campi promettenti della contraffazione alimentare, sanitaria e ambientale le garanzie di impunitร in cambio di una piccola mancia risultano di giorno in giorno piรน affidabili.
Magari รจ sempre andata cosรฌ e le cattedrali sono state costruite con i contributi di peccatori pentiti e recidivi. A maggiore ragione non posso tacere unโingiustizia palese. Qui lโunico benestante e presunto ยซnipotomaneยป che rischia di finire ai servizi sociali, peraltro per una banale faccenda di tasse non pagate, รจ lโuomo che con un patteggiamento come si deve ci risanerebbe in un colpo solo il debito pubblico.