ROMA – Rassegna stampa del 5 aprile 2013. Editoriali, prime pagine e commenti de Il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Giornale, Il Manifesto, La Stampa, IL Fatto Quotidiano, Il Sole 24 Ore, Libero.
Il Corriere della Sera: “Napolitano: non perdo tempo”. Patrimoniale mascherata. Editoriale di Massimo Fracaro e Nicola Saldutti:
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“Se c’รจ una cosa che il Fisco sa fare bene รจ cambiare spesso il nome (e il volto) delle tasse. Salvo, ogni volta, aumentarne il peso. Era accaduto l’anno scorso con l’Imu, prima denominata Ici. E adesso entra in scena la neonata Tares (Tributo sui rifiuti e sui servizi). Che prenderร il posto della Tarsu (la Tassa sui rifiuti solidi urbani). Tasse pesanti e dagli acronimi piuttosto bruttini. Costose e di difficile comprensione. A cominciare dal nome.
La sensazione โ o meglio la certezza โ รจ che i contribuenti, ancora una volta, corrono il rischio di perdere su tutti i fronti. Giร l’Imu, apparsa all’orizzonte come imposta municipale destinata a finanziare i Comuni, รจ diventata nei fatti una pesante patrimoniale sulla casa. Adesso si rischia la replica con la Tares. Una sorta di mostriciattolo giuridico che contiene in sรฉ due diversi tributi: la vecchia tassa rifiuti e la nuova imposta sui servizi indivisibili dei Comuni (le spese per l’illuminazione pubblica, per la polizia municipale, per il personale degli uffici amministrativi).
Nei libri di diritto tributario esistono le tasse (sono il corrispettivo di un servizio, come appunto la raccolta dei rifiuti) e le imposte (i soldi che vanno a finanziare in modo indistinto il funzionamento della macchina statale o locale). Il Fisco italiano, unico al mondo, รจ riuscito nell’impresa di farle convivere sotto uno stesso nome. Una sorta di esperimento, non si sa quanto riuscito, di mutazione genetica. Un prelievo surrettizio a orologeria visto che il governo attualmente in carica lo lascia in ereditร a quello successivo. Si sentono giร voci di una possibile manovra. E alla fine chiunque salirร a Palazzo Chigi avrร davanti due sole strade: ridurre le spese o aumentare le imposte”.
L’ira dei bersaniani. E il fantasma scissione. Articolo diย Maria Teresa Meli:
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“Tocca a un vecchio parlamentare del Pd, un fu Pci, sintetizzare con una citazione quali sono i rischi a cui va incontro questo Partito democratico sempre piรน tormentato. Da Fausto Bertinotti, in procinto di diventare segretario di Rifondazione comunista: ยซI merli con i merli, i passeri con i passeriยป. Una frase pronunciata per spiegare per quale motivo la sinistra e il Pds erano due forze distinte e distanti.
Ecco, รจ questo quello che potrebbe accadere nel Pd: che ci si divida. Ma non seguendo solo i binari immaginati finora. E che prevedono una scissione dei renziani. Quella potrebbe esserci nel caso in cui veramente i bersaniani rifiutassero le primarie al sindaco di Firenze in caso di elezioni. ยซAllora โ continua a ripetere Matteo Richetti ai compagni di partito โ finalmente ce ne andremmoยป. Ma il primo cittadino del capoluogo toscano continua a dire di “no” a questa ipotesi e invita i suoi a ยซrestare sott’acquaยป e a non agitare questo spettro”.
Cinquestelle, resa dei conti Grillo affronta i ยซribelliยป, 9 pronti a votare la fiducia. Scriveย Alessandro Trocino:
“Primo deputato: ยซMa che รจ, ci portano allo zoo comunale?ยป. Secondo deputato: ยซBello, magari cantiamo pure “Dieci ragazze per noi, posson bastare”ยป. Senatore: ยซMa ci andiamo bendati?ยป. Divertimento, ma anche sconcerto e ironia dolceamara per quella che si preannuncia come un’escursione a metร tra la scampagnata e la gita aziendale. Stamattina un plotone di neoparlamentari a 5 Stelle si radunerร a piazzale Flaminio e salirร a bordo di un autobus (o forse piรน). Direzione: ufficialmente ignota. Nel senso che per evitare fughe di notizie, si รจ deciso di non rivelare a tutti il luogo dell’incontro con Beppe Grillo ma solo ad alcuni fidatissimi. C’รจ chi dice i Castelli Romani, chi un hotel della periferia, chi L’Aquila. Comunque sia, il grande capo, anzi il ยซfacilitatoreยป (come si รจ definito), non vuole la stampa in giro. Grillo (qualcuno prevede anche la presenza di Gianroberto Casaleggio) prenderร per primo la parola e, dopo il prevedibile monologo, porrร la fatidica domanda: ยซQualcuno di voi non รจ d’accordo?ยป.
Domanda non certo retorica, visto il clima di questi giorni”.
Si cerca un metodo per svelenire almeno la corsa al Quirinale La Nota di Massimo Franco:
“Il primo contatto ufficiale che riguarda le votazioni per eleggere il prossimo presidente della Repubblica รจ stato quello di ieri tra il premier Mario Monti e il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. ร durato due ore, non sono stati discussi nomi di possibili candidati. E si รจ tentato di offrire un metodo da applicare nella trattativa con gli altri partiti; e questa รจ giร una novitร . Il riferimento alla ยซchiarezza e trasparenzaยป contenuto nel comunicato finale cerca di arginare l’impazzimento delle voci e dei veleni che circondano la lotta per il Quirinale. E abbozza un metodo che dovrebbe permettere ยซla piรน ampia condivisione possibile fra le forze parlamentariยป.
Si tratta di un approccio che evita le preclusioni nei confronti del Pdl berlusconiano. E non insegue ritorsioni per il modo in cui si รจ interrotto l’incarico a Bersani. Evidentemente, nel Pd l’idea di coinvolgere in una coalizione di governo e per il Quirinale il Movimento 5 Stelle del comico Beppe Grillo sta rientrando. I rifiuti ripetuti e sprezzanti dei grillini e le critiche arrivate dal sindaco di Firenze, Matteo Renzi, sul rischio di perdere tempo, hanno sottolineato un disagio crescente nel Pd; e forse convinto Bersani a scegliere con maggiore decisione un percorso che tenda a includere e non a porre pregiudiziali. Da questo punto di vista, Monti รจ una sponda naturale, seppure indebolita”.
Paradisi fiscali, la lista dello scandalo. Articolo diย Fabio Cavalera:
“Su il sipario. Ecco la multinazionale dell’imbroglio fiscale. La sua fisionomia, il suo capitale sottratto alle dichiarazioni patrimoniali ufficiali, che secondo lo studio di James S. Henry โ l’ex capo economista di McKinsey โ ammonterebbe a una cifra compresa fra i 21 mila e i 32 mila miliardi di dollari (ยซpari alla ricchezza prodotta da Stati Uniti e Giapponeยป), il suo modus operandi, con la mappa dell’evasione mondiale negli ultimi trent’anni, sono in una scatola nera, l’ยซhard diskยป di un computer che Gerard Ryle, direttore del Consorzio Internazionale dei Giornalisti d’Inchiesta (l’Icij di Washington), ha ricevuto per posta qualche tempo fa.
Vale piรน di mille miniere d’oro messe insieme: 260 gigabyte, 2,5 milioni di documenti archiviati con i nomi e le attivitร di 120 mila societร offshore, con l’identitร dei 130 mila titolari di conti cifrati (per ora 200 italiani, in compagnia ad esempio di Jacques Augier, il tesoriere della campagna elettorale di Franรงois Hollande, o di Maria Imelda Marcos, la figlia dell’ex presidente filippino, o della baronessa spagnola Carmen Thyssen-Bornemisza che ha utilizzato i suoi ยซrisparmi occultiยป per comperarsi un Van Gogh all’asta, ยซIl mulino ad acqua a Gennepยป), conti cifrati nascosti alle Isole Vergini britanniche, alle isole Cook, alle Cayman, nel Liechtenstein, poi con la ragnatela dei movimenti e delle ricchezze depositate, infine con le banche (citate la Ubs, la Deutsche Bank con 309 societร di comodo, la Clariden controllata dal Credit Suisse) che ยซhanno lavorato aggressivamente per fornire ai propri clienti le compagnie dei paradisi fiscali coperte dal segretoยป. Centosettanta nazioni coinvolte: le nazioni unite della frode fiscale”.
La Repubblica: “Il Pd a Napolitano: via i saggi”.ย Migliaia di conti segreti nei paradisi fiscali ecco il club degli evasori. Articolo di Giampiero Martinotti:
“Due milioni e mezzo di file per tentare di carpire i segreti di 120 mila societร offshore, basate alle isole Vergini, Cayman, Cook, Samoa e Singapore: lโoperazione lanciata da una ong statunitense con lโaiuto di un gruppo di giornali internazionali (per lโItalia
LโEspresso),ย mette a nudo la realtร di un sistema organizzato per non pagare tasse, riciclare denaro sporco, proteggere i patrimoni dal fisco.ย Una ragnatela in cui รจ facile perdersi, ma in cui si incontrano anche molte sorprese, fra cui una sgradita per Franรงois Hollande: il tesoriere della sua campagna elettorale, il finanziere Jean-Jacques Augier, รจ azionista di due societร basate alle Cayman. Attivitร legali e dichiarate, dice lโinteressato, ma la rivelazione della loro esistenza arriva nel peggior momento per il capo dello Stato, impelagato nellโaffare Cahuzac, il ministro del Bilancio dimissionario che aveva un conto clandestino a Singapore.
I dati sono stati messi a disposizione diย 45 testate dallโInternational Consortium of Investigative Journalists (Icij), basato a Washington. Vista la mole, non sono ancora stati tutti spulciati e richiedono un lavoro da certosini: investire in certe isole caraibiche non รจ di per se un reato, fare la differenza tra elusione, evasione, riciclaggio e attivitร criminali รจ molto difficile, visti i sofisticati meccanismi della finanza odierna”.
La truffa della benzina. Inchiesta di Lucio Cillis e Luca Pagni:
“La tesi, alla base dellโesposto presentato dal Codacons e fatto proprio dai giudici di Varese, poggia su una analisi di Matteo Temporin, docente dellโuniversitร Cattolica del Sacro Cuore. Secondo cui il percorso che va dal pozzo petrolifero fino al serbatoio del cliente รจ mosso da regole che, anche secondo i baschi verdi e il gip di Varese, puntano a limitare gli scostamenti dei prezzi e accompagnarli senza troppi scossoni al distributore.
Un tragitto che si svolge alla luce del sole, รจ bene ricordare, ma che รจ quasi interamente controllato dai marchi piรน noti che oggi sono coinvolti nellโindagine. Insomma, per gli inquirenti, saremmo di fronte ad un sistema coordinato al punto che il gip nel suo atto dโaccusa, scrive di ยซartifizi e raggiriยป, messi in atto per ยซlivellare volontariamente, concordandoli, i prezzi dei prodotti petroliferi alla pompaยป. Un comportamento che, sempre a detta del magistrato, vede danneggiati indubitabilmente i consumatori. Subisce ยซun danno economico unย numero indistinto e indeterminabile di fruitori del servizio, indotti in errore, ma in ogni caso privi di reale possibilitร contrattuale, nella considerazione che le principali compagnie petrolifere agiscono in regime di monopolioยป.ย Ma come rispondono gli accusati? Per lโUnione petrolifera sono fatti da accertare: ยซSulle indagini su presunti reati attinenti i prezzi dei carburanti, si chiarisce che dal provvedimento del gip di Varese emergerebbero semplici ipotesi investigative che dovranno essere verificateยป. Compito che spetterร alle procure di Milano e Roma, cui i giudici di Varese hanno inviato gli atti, per competenza territoriale, perchรฉ รจ lรฌ che si trovano le sedi legali delle compagnie. Per i petrolieri non si approderร a nulla: ยซAllo stato, ogni affermazione in merito alla presunta esistenza di reati accertati รจ del tutto infondataยป. Insomma, uno scontro frontale che potrebbe svelare o contraddire, una volta per tutte, le tesi dei consumatori”.
La Stampa: “Gelo tra Bersani e Renzi”. La sfida sull’onore del Pd. Editoriale di Luca Ricolfi:
“Eโ da un poโ di tempo che me lo chiedo: la scissione del Pd avverrร a destra o a sinistra?ย Sรฌ, perchรฉ fino a ieri davo abbastanza per scontato che una scissione ci sarebbe stata. Vista la disastrosa conduzione di Bersani, vista la cocciutaggine del gruppo dirigente”.
La Nord Corea sposta i missili. Articolo di Paolo Mastrolilli:
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“La Corea del Nord sta spostando missili sulla sua costa orientale, per quello che potrebbe diventare un attacco, ma piรน probabilmente un test delle sue capacitร . Gli Usa preparano le difese, ma nello stesso tempo lanciano segnali finalizzati a raffreddare le tensioni, ammettendo che le risposte date alle provocazioni di Pyongyang in base a una procedura approvata in passato possono aver contribuito a generare malintesi.ย La notizia sullโattivitร missilistica del regime di Kim Jongun รจ stata rivelata dal ministro della Difesa della Corea del Sud, Kim Kwan-jin. Mercoledรฌ Pyongyang aveva dichiarato di aver dato via libera ad un attacco nucleare contro gli Stati Uniti, e ora sta preparando un lancio”.
Il Fatto Quotidiano: “Quirinale, fra Pd e M5s”. Doppiogrillismo. Editoriale di Marco Travaglio:
“Abbiamo scritto piรน volte come la pensiamo sullโoccasione che sta perdendo il movimento 5 Stelle di giocarsi il poker dโassi che i partiti e gli elettori gli hanno messo in mano. Nessuno puรฒ chiedere ai pentastelluti di appoggiare un governo Bersani nรฉ di mettersi dโaccordo col Pd, dopo aver promesso tuttโaltro in campagna elettorale. E qui ha ragione Grillo. Ma non si vede perchรฉ M 5 S, per proporre un premier e una squadra di ministri fuori dai partiti da offrire a chi ci sta, debba aspettare lโincarico da Napolitano (che non glielo darร mai, specie dopo che Bersani ha fallito pur avendo la maggioranza almeno alla Camera grazie al premio-porcellum). E qui Grillo sbaglia. Anche perchรฉ, se non abbiamo capito male, รจ questo il percorso scelto per il Quirinale: interpellare online gli iscritti per conoscere il loro candidato preferito e poi votarlo con 163 voti sicuri nelle Camere riunite dal 18 aprile, nella speranza che altri partiti o parlamentari sciolti si associno (piano A). Se ciรฒ non avvenisse e il candidato a 5 Stelle restasse al palo dei 163 voti, si riproporrebbe il dilemma giร sorto con lโelezione dei presidenti delle Camere: votare scheda bianca (piano B), o accodarsi al candidato meno peggiore proposto dagli altri (piano C), o concordare con qualcuno degli altri (si spera non con B.) un presidente accettabile (piano D)? La decisione, se vale sempre quel che scrisse Grillo per i vertici delle Camere, verrร presa a maggioranza dai gruppi parlamentari: e sarebbe saggio, se sfumasse il piano A, optare per il D. Tutto ciรฒ premesso, รจ francamente insopportabile il trattamento doppiopesista che politici e media continuano a riservare al M 5 S rispetto agli altri partiti”.
Il Giornale: “E’ tutto un scherzo”. Editoriale di Alessandro Sallusti:
“Povera Italia, ogni giorno se ne scopre una. Ieri addirittura tre. La prima: lโinยญchiesta su Berlusconi nota come ยซbunยญga bunga ยป รจ stata ed รจ, come ha dichiaยญrato ieri la presunta vittima Ruby, un atto di vioยญlenza psicologica della magistratura su una raยญgazza con il dichiarato scopo di rovinare lโimmaยญgineย e la vita del Cavaliere. La seconda: come diยญmostra lโonorevole Capezzone nellโarticolo che trovate su questa prima pagina, il governo Monti ha truccato i conti del Paese tanto che sarร necesยญsaria una dura manovra finanziaria. Terzo: i dieยญci saggi scelti da Napolitano per trovare una soluยญzione allo stallo politico, per ammissione del piรน autorevole di loro, sono solo una farsa organizzaยญta per perdere tempo (come da noi sostenuto fiยญno dalla prima ora).
Questโultimo punto ci dice in che mani siamo molto piรน di tante analisi. Protagonista รจ uno dei saggi scelti da Napolitano, Valerio Onida, giร preยญsidente della corte Costituzionale. Raggiunto al telefono da una falsa Margherita Hack (uno scherzo dellaย Zanzara ,trasmissione di Raยญdio24), il saggio si รจ lasciato andare a giudizi peยญsanti sulla commissione di cui fa parte ( cosa inutiยญle, serve a coprire questo periodo di stallo), e su Berlusconi (รจ anziano, speriamo lasci in pace gli italiani). Eccolo, in tutta la sua ipocrisia, il prototiยญpo del saggio, di chi dovrebbe essere arbitro imยญparziale della contesa politica. Dal Quirinale in giรน, ci stanno prendendo tutti per i fondelli pur di non ammettere che la sinistra non ha vinto le eleยญzioni e che bisogna tornare a votare. Pasticcioni, faziosi. Ecco di chi stiamo parlando”.









