
Migranti sgomberati a Roma, le mille domande senza risposta a una giunta Raggi muta. Feltri su La Stampa

ROMA – Migranti sgomberati a Roma, le mille domande senza risposta a una giunta Raggi muta. Feltri su La Stampa. La vicenda dei migranti sgomberati con gli idranti dalla polizia a Roma, nella totale assenza e nell’assordante silenzio dell’amministrazione grillina, sgridata peraltro anche dal capo della Polizia Gabrielli, suscita un mare di interrogativi. Dal perché centinaia di profughi occupavano abusivamente un palazzo, al perché si è arrivati a uno sgombero tanto cruento quanto plateale che ha coinvolto vecchi e bambini, donne e disabili.
Mattia Feltri su La Stampa coglie bene la questione con un pezzo zeppo di domande senza risposta, una requisitoria per definizione monca mancando, per colpevole renitenza al governo della città, l’unico interlocutore possibile in grado di rispondere, e cioè la giunta Raggi.
Perché da quattro anni un palazzo del centro di Roma era abusivamente occupato da un migliaio migranti? Perché si è lasciato che i proprietari ne subissero le conseguenze e uno di loro andasse fallito? Perché dentro c’erano anche numerosi rifugiati, cioè immigrati regolari che avevano ottenuto asilo politico? Perché chi ha asilo politico viene abbandonato a se stesso? Perché a un richiedente asilo politico si garantiscono vitto e alloggio e, quando finalmente gli si riconosce lo status, lo si butta in mezzo a una strada? Perché non lo si aiuta a trovare lavoro?
Perché non gli si dà a pigione una delle migliaia di case comunali sfitte? Perché Roma intanto tollera trentamila inquilini morosi? Perché intanto Roma concede case anche di pregio a poche decine di euro al mese? Perché il palazzo è stato sgombrato, di colpo, senza preavviso e con la forza, sei giorni fa? Perché si è consentito agli immigrati di accamparsi in una piazza, insieme con i bambini e i vecchi? Perché ieri all’alba gli immigrati sono stati svegliati, per sloggiarli, con gli idranti?
Perché non si è trovata per tempo una soluzione alternativa, almeno per i regolari? Perché la polizia è arrivata in assetto da guerra? Perché si è accanita pure sulle donne e i loro figli? Perché gli immigrati hanno risposto lanciando sassi e persino una bombola? Perché dentro il palazzo c’erano anche bellicosi ragazzi dei centri sociali e dei comitati casa? Perché hanno partecipato alla guerriglia? Perché una piazza di Roma è stata trasformata in una periferia di Lagos? Perché a destra, diciamo così, si è esultato parlando soltanto di clandestini? Perché a sinistra, diciamo così, ci si è indignati parlando soltanto di rifugiati? Perché di una vicenda così umiliante per tutti si è fatta la solita battaglia da curvaioli? Perché il sindaco Virginia Raggi non dice nulla? Ma soprattutto, perché facciamo tante domande idiote tutte insieme? (Mattia Feltri, La Stampa)