ROMA – La prima puntata di Mission è andata in onda su Rai Uno malgrado le 100mila firme raccolte e spedite al direttore generale Gubitosi da Andrea Casale, lo studente di Farmacia che aveva lanciato la petizione #nomission su Change.org per chiedere alla Rai di non mandare in onda lo show umanitario.
L’articolo di Alessandra Menzani su Libero:
Ma il reality realizzato in collaborazione con l’Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite e Intersos per far raccontare a vari vip (Emanuele Filiberto Savoia, Paola Barale con opportunissimi occhiali alla Paris Hilton, Barbara de Rossi, Michele Cucuzza, Albano, Candida Morvillo) è andato in onda lo stesso. «Le perplessità sulla spettacolarizzazione del dolore – dice Casale – e sul coinvolgimento di alcuni personaggi discutibili per raccontare il dramma dei rifugiati permangono. E a pensarlo siamo in100mila». Ilfarmacista aggiunge: «Ritengo che la televisione pubblica avrebbe potuto trovare altri formati per impegnarsi nella sfida coraggiosa di portare le crisi umanitarie di cui nessuno parla in prima serata». «Ho incontrato il promotore della petizione #nomission e @ChangeItalia per discutere di Mission. Un incontro importante e costruttivo», ha commentato su Twitter Giancarlo Leone. Che nei giorni scorsi aveva messo le mani avanti: per il programma ci aspettiamo il 10-12 per cento di share. Pochino. Tv. Obiettivo», aveva ribadito nella giornata di ieri:«superare 2 milioni di spettatori. Poco per @RaiUno ma tanto per i rifugiati. Numero solidale 45507». Leone dice «poco», noi diciamo che è fin troppo per il discutibile show visto ieri. Probabilmente il programma raccoglierà soldi utili per una buona causa. Ce lo auguriamo: il fine giustifica i mezzi. Per ora, però, di quattrini ne ha solo chiesti, seppure pochi. Il presidente della Commissione di vigilanza Rai, il grillino Roberto Fico, su Facebook ha scritto che ogni concorrente è stato pagato settecento euro al giorno. Un rimborso spese. Cifre a parte, il programma non è scandaloso, forse è semplicemente gratuito. Come la scelta dei vip-testimonial. Di sicuro, se fosse andato in onda nella seconda serata di Raidue non sarebbe stato anticipato da tante polemiche.