Il Corriere della Sera: “Monti e il Pd agitano il governo”. Il Paese delle ombre. Editoriale di Massimo Franco:
“Ammettere la testimonianza di Giorgio Napolitano nel processo sulla trattativa Stato-mafia da parte della Corte dโassise di Palermo sarร pure ยซpertinenteยป, come ha affermato ieri uno dei sostituti procuratori. Ma non puรฒ non lasciare un sottofondo di stupore e di perplessitร . Gli stessi magistrati si rendono conto dellโenormitร della loro mossa. E infatti, per giustificarla riconoscono limiti rigidi e ampi che toccano le funzioni del presidente della Repubblica e le esigenze di riservatezza legate al suo ruolo. Il rischio, tuttavia, รจ che il capo dello Stato appaia oggetto di un ulteriore strattone da parte di alcuni settori del potere giudiziario immersi da tempo in conflitti interni; e decisi a riaffermare la propria identitร a costo di scaricarne gli effetti su un Quirinale che sta tentando una stabilizzazione anche nella magistratura.
ร sacrosanto chiedere a tutti informazioni che possano contribuire a trovare la veritร . Ma in questo caso non si puรฒ non valutare anche una questione di opportunitร ; e chiedersi se non sia foriero di pericolosi equivoci gettare ombre sul presidente della Repubblica, citandolo come testimone delle preoccupazioni di un suo collaboratore scomparso. In una fase in cui a livello internazionale Napolitano viene considerato uno dei pochi ancoraggi di unโItalia condannata a galleggiare nellโincertezza, la vicenda assume contorni lievemente surreali. Dietro un aggettivo come ยซinusualeยป, utilizzato ieri dalla Guardasigilli, Annamaria Cancellieri, si indovina lโimbarazzo per una sentenza che accoglie e insieme schiva le decisioni della Corte costituzionale”.
Manovra, il paracadute del governo Potranno aumentare benzina e sigarette:
“Ieri sera il testo definitivo della legge di Stabilitร approvata dal consiglio dei ministri di martedรฌ non era ancora pronto. I tecnici stavano lavorando alla formulazione finale dei testi per sciogliere gli ultimi dolorosi nodi che riguardano la clausola di salvaguardia che prevede ben 20 miliardi di nuovi aggravi fiscali nel triennio 2015-2016. A Palazzo Chigi e al ministero dellโEconomia spiegavano comunque che il disegno di legge dovrebbe arrivare oggi in Parlamento e che la norma sui 20 miliardi va intesa come una garanzia da dare alla Commissione europea sul fatto che lโItalia rispetterร il percorso di risanamento dei conti pubblici, ma che si ricorrerร a maggiori entrate solo se non basteranno i tagli di spesa. Secondo le ultime indiscrezioni, la norma dovrebbe essere generica e prevedere che nel corso del 2014 (il termine non sarebbe il 31 marzo, ma verrebbe spostato in avanti) con un decreto del presidente del Consiglio si individueranno tutti gli interventi atti a realizzare 3 miliardi di maggiori entrate nel 2015, 7 miliardi nel 2016 e 10 nel 2017. Anche se non verrร specificato, si potrร ricorrere sia al taglio delle agevolazioni, detrazioni, deduzioni ed esenzioni fiscali, sia allโaumento delle aliquote di prelievo, dalle imposte alle accise (carburanti, sigarette, alcol). Si ricorrerร a queste maggiori entrate nella misura in cui i 20 miliardi nel triennio non verranno assicurati dai tagli di spesa che dovrebbero essere individuati dal commissario per la spending review Carlo Cottarelli. E al Tesoro sono fiduciosi che da qui al 2015 lโaumento delle tasse possa essere evitato.
Nel 2014, intanto, scatterร una riduzione dellโaliquota delle spese detraibili (mediche, istruzione, eccetera) dal 19% al 18% (e poi al 17% nel 2015) se entro il 31 gennaio non sarร stato varato un primo riordino della giungla delle agevolazioni fiscali. La detraibilitร al 18% colpirebbe le spese effettuate nel 2o13 portate a sconto nella dichiarazione 2014”.
L’intervista di Aldo Cazzullo a Matteo Renzi:
“Io ho un rispetto profondo per il presidente della Repubblica. Per la figura istituzionale, e per la persona. Ma trovo irrispettoso proprio nei confronti di Napolitano trasformare un messaggio di 12 cartelle in un diktat, per cui bisogna far cosรฌ e basta. Alcuni commentatori non lo sanno, ma il presidente della Repubblica รจ il primo a essere consapevole che la funzione del suo messaggio era stimolare il dibattito. Io ho fatto la mia parte. Il falso unanimismo su questi temi รจ frutto di superficialitร . Si cambino le leggi che riempiono le carceri, la Giovanardi e la Bossi-Fini. E si prenda atto dellโesperienza del 2006: a sette anni da un indulto non se ne puรฒ fare un altro. ร diseducativo. Significa che lo Stato rinuncia a fare lo Stato. Non ho la pretesa di avere la veritร in tasca. Ma se cโรจ una cosa da dire, la dico in faccia, chiara. Io non sono cambiato”.
Sinistra Arcaica, Destra Screditata. Dietro il Successo di Marine Le Pen. Dalla corrispondenteย Daniela Maggioni:
“Esiste un pericolo Fronte nazionale in Francia? Nel momento in cui lโondata populista rappresenta, su tutto il territorio europeo, una minaccia, quella di sconvolgere lโequilibrio del Parlamento europeo durante le elezioni della prossima primavera, questa domanda non รจ sorprendente. Se in Austria, che non ha disoccupazione, lโestrema destra sfiora il 30 per cento, in Francia, che ha una disoccupazione di massa, ci sono tutte le ragioni di preoccuparsi per lโascesa del Partito della famiglia Le Pen, padre e figlia. Inoltre, cโรจ oggi un male francese che si chiama catastrofismo. Che siate membro dellโopposizione, giornalista, dirigente dโazienda, insomma chiunque voi siate, in Francia vi distinguerete e attirerete lโattenzione solo a condizione di descrivere la realtร sotto il suo aspetto piรน cupo. Sembra che il Paese non abbia come punto di riferimento nella storia che il Giugno 1940 e la disfatta, e sia irresistibilmente attirato verso lโabisso. A costo di scavare la propria tomba. In politica, questo significherebbe spianare la strada al Fronte nazionale.
Cosรฌ, a partire da unโelezione cantonale (i dipartimenti sono divisi in cantoni) e da un sondaggio, che situa la lista di Marine Le Pen in cima alle intenzioni di voto nelle elezioni europee, i mass media e numerosi politici hanno decretato, in coro, che il Fronte nazionale รจ il ยซprimo partito di Franciaยป. La realtร รจ diversa. Lโelezione cantonale di Brignoles, nel dipartimento del Var, vinta dal Fn, รจ stata esageratamente mediatizzata e interpretata. Ma esiste in effetti il pericolo che lโestrema destra si rinforzi a seconda che altri, in particolare fra gli intellettuali, sostengano sempre piรน le sue idee”.
La prima pagina di Repubblica: “Obama: Italia nella direzione giusta”.
La prima pagina della Stampa: “Obama vota la fiducia a Letta”.
Il Fatto Quotidiano: “Monti molla Scelta Civica. Il Pd spara sulla manovra”.
Leggi anche:ย Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano: โCorazzieri & Cancellieriโ
Leggi anche:ย Andrea Scanzi sul Fatto Quotidiano: โCrozza, il satirico ideale delle larghe inteseโ
Il Giornale: “Decade Monti”. Doppio ricatto. Editoriale di Alessandro Sallusti:
“Lโย avvertimento รจ chiaro: qui comandiaยญmo noi eยญabbiamo deciso che Silvio Berยญlusconi deve uscire dalla politica,ย subiยญto e per sempre. Cosรฌ ieri, in contempoยญranea, le procure che da anni fanno politica attiva -Palermo e Milano- hanno inviato due messaggi preยญcisi. Il primo รจ diretto al presidente Napolitano, caยญsomai gli venisse in mente, come trapelato nelle ultiยญme ore, di concedere una qualsivoglia forma di graยญzia allโillustre condannato. Il pizzino dissuasore ha la forma di un ordine di comparizione presso la corยญte di Assise di Palermo, in qualitร di testimone, dove รจ in corso il processo sulla fantomatica trattativa Staยญto- mafia. Uno sfregio, una umiliazione (anche una vendetta del povero Ingroia) visto che fino ad ora mai un capo dello Stato in carica era stato chiamato alla sbarra.
Il secondo avvertimento รจ stato inviato direttaยญmente a Berlusconi, con lโannuncio dellโapertura a Milano di un nuovo processo- il terzo- sul cosiddetยญto caso bunga bunga. Evidentemente i pm di Magiยญstratura democratica pensavano di aver chiuso la pratica con lโuno-due di questa estate,prima la conยญdanna definitiva per una inverosimile evasione fiยญscale, poi il salasso economico del maxi risarcimenยญto a De Benedetti. E invece niente. Quello, Berluscoยญni, รจ ancora in piedi, manco fosse lโErcolino, fortuยญnato protagonista dello spot della Galbani Anni Sesยญsanta,ย che dondola dondola e mai cade giรน. Ma sicยญcome dopo 18 anni di accanimento il barile era statoย raschiato, che fare? Semplice: rimettere in scena il caso Ruby, cioรจ il gossip elevato a caso giudiziario che piace tanto ai moralisti alla Santoro. Che non per nulla ieri sera, nella puntata diย Servizio Pubbliยญco ,ย ci si รจ buttato a pesce con una chicca di giornaliยญsmo spazzatura”.










