
ROMA – “A New York – scrive Rolla Scolari del Giornale – il procuratore generale Eric Schneiderman ha annunciato proprio mercoยญledรฌ il raggiungimento di un compromesso con Airbnb, il popolare sito che permette a privati in tutto il mondo di affitยญtare il proprio appartamento o parte di esso”.
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La societร รจ presente in 34miยญla cittร e 192 Paesi, vale dieci miยญliardi di dollari, quanto le piรน vaยญste catene alberghiere. Tuttaยญvia, alcune municipalitร negli Stati Uniti si oppongono al serยญvizio e pretendono che il sito debba essere soggetto alle stesยญse regole e alle stesse tassazioni delle strutture alberghiere. Seยญcondo una legge locale del 2010, nessuno a New York puรฒ affittare per piรน di 30 giorni una casa in cui non รจ presente lโinยญquilino abituale. Airbnb si รจ diยญfeso sostenendo che la norma รจ applicabile soltanto a business tradizionali. Sulla base di queยญsta regolamentazione, perรฒ, la procura generale dopo mesi di battaglia legale ha ottenuto da Airbnb la condivisione di dati anonimi – informazioni che non includono email , nomi e cognomi, dettagli degli acยญcount sui social media, numeri degli appartamenti o delle uniยญtร abitative – di 15mila utenti di New York. Fra dodici mesi, peยญrรฒ, i giudici potranno ottenere informazioni piรน dettagliate su alcuni ospiti in caso di trasgresยญsione delle leggi cittadine.
Le autoritร a New York temoยญno diverse violazioni. Hanno giร imposto ad Airbnb di richieยญdere agli utenti la raccolta delle tasse che si applicano alle tradiยญzionali camere dโalbergo. Le auยญtoritยญร ma anche i gruppi di attiviยญsti che si battono per lโespansioยญne di alloggi a prezzi accessibili sono preoccupati: sono stati reยญgistrati casi di proprietari che hanno sfrattato inquilini per poยญter utilizzare interi edifici come alberghi e offrire appartamenti online. Gli stessi vertici di Airยญbnb hanno rivelato di aver canยญcellato oltre duemila voci sul proprio sito. E in queste ore, anยญche San Francisco studia un progetto per regolamentare lโutilizzo dei servizi della comยญpagnia in cittร . Gli ultimi sviluppi legali per Airbnb aprono un precedente non soltanto per aziende simili – per esempio Craigslist e HoยญmeAway- ma per tutte le socieยญtร hiยญtech che con lโofferta di serยญvizi alternativi si scontrano con le tradizionali regolamentazioยญni locali. ยซLa questione sollevaยญta da questo nuovo modello di business- ha scritto il Wall Streยญet Journal – รจ se le persone che offrono servizi su Airbnb e comยญpagnie simili contano come utenti o dipendenti, e se le comยญpagnie hi-tech che li registrano sono datori di lavoro o soltanto intermediariยป. Il precedente che piรน preoccupa imprese siยญmili, legate al mondo dellโinnoยญvazione, รจ perรฒ la cessione di inยญformazioni sugli utenti. In unโepoca in cui le rivelazioni sui programmi della National Security Agency americana -Nsa- hanno ingigantito la diffiยญdenza del mondo dellโ hiยญtech nei confronti delle autoritร , la concessione sui dati personali spaventa: ยซSiamo preoccupati che questa sia una richiesta non ragionevole di un governo allargatoยป, aveva scritto Airbnb in un comunicato in autunno.
